Senza imbracatura, cade dal tetto e muore

27 luglio 2012
Luzzara (Re) – Una caduta fatale, da almeno 8 metri d’altezza, per un operaio bresciano di 57 anni, Mauro Antreoli, che per conto di una impresa di Pavia stava eseguendo lavori di bonifica al tetto di uno dei capannoni della ditta Bcs Ferrari, a Luzzara.
E’ accaduto stamattina alle 7. Inutili i soccorsi. L’uomo – che “pare” non avesse l’imbracatura di sicurezza – è caduto su un trattore in allestimento, morendo sul colpo.

Pubblicato in Il lavoro va abolito | Contrassegnato , , , , | Commenti disabilitati su Senza imbracatura, cade dal tetto e muore

AA recupero crediti: cercasi meridionali o ex galeotti

27 luglio 2012
Pesaro – «Azienda seria e referenziata cerca uomini decisi, di poche parole e prestanza fisica». E fin qui l’annuncio ci potrebbe anche stare. Ma è il seguito ad aver qualcosa di veramente inquietante: «Possibilmente ex culturisti o ex galeotti, per recupero crediti in tutta Italia. Molto apprezzate origini meridionali, calabresi o siciliane. Si offre contratto e lauti compensi. Inviare cv, necessariamente con foto intera. Astenersi Perditempo». Il tutto per un’agenzia di recupero crediti di Pesaro. L’annuncio è apparso su un sito specializzato in annunci e dopo poco rimosso…

Pubblicato in Il lavoro va abolito | Contrassegnato , , | Commenti disabilitati su AA recupero crediti: cercasi meridionali o ex galeotti

5 morti sul lavoro in meno di 24ore

27 luglio 2012
Torino – E’ morto Pietro Monni operaio di 61 anni. Monni è morto rimanendo schiaiccato sotto un macchinario che si sarebbe sganciato dal carrello che lo trasportava. Secondo i primi accertamenti Monni stava eseguendo operazioni di manutenzione quando c’è stata la tragedia. Per il soccorso è intervenuto l’elicottero del 118 ma purtroppo i traumi subiti all’addome e al torace si sono rivelati troppo gravi. Il lavoratore è morto prima del trasporto in ospedale. La fabbrica è stata chiusa per lutto fino a lunedì ed è in corso un’ichiesta per accertare eventuali responsabilità. Sul posto sono intervenuti i tecnici dello Spresal e i Carabinieri. Bolzano, 26 lug. E’ morto un boscaiolo di 28 anni precipitando in un dirupo. L’incidente e’ avvenuto a 1.300 metri di quota nel primo pomeriggio per motivi ancora in via di accertamento avrebbe perso l’appoggio, cadendo per decine di metri. Per le gravissime ferite riportate il giovane e’ morto in elicottero mentre veniva trasportato all’ospedale di Lugano Bergamo, 26 luglio 2012 E’ morto Eugenio Poletti di 53 anni. Poletti è morto annegato oggi pomeriggio in una cava a Ca’ di Arcene. Da una prima ricostruzione dei fatti, sembra che stesse guidando una ruspa, che si sarebbe ribaltata per una manovra probabilmente errata, facendolo cadere nell’acqua della cava. Sul posto sono intervenuti i sommozzatori dei vigili del fuoco, i carabinieri di Treviglio, il 118 e i tecnici dell’Asl di Treviglio, ma per Poletti non c’è stato nulla da fare. Frosinone E’ morto un operaio di 33 anni è deceduto sul colpo, probabilmente folgorato dai cavi dell’alta tensione, mentre stava praticando un foro per fissare un ponteggio. La tragedia questa mattina in località San Rocco e per il giovane non c’è stato nulla da fare. Inutili sono stati i soccorsi da parte dei sanitari del 118 subito allertati dai colleghi di lavoro. Sull’accaduto stanno indagando i Carabinieri. La salma è ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che probabilmente disporrà l’autopsia per stabilire le cause del decesso. Reggio Emilia 27 luglio 2012 E’ morto Mauro Antreoli di 57 anni cadendo da quasi 10 metri d’altezza. Antreoli un operaio bresciano stava eseguendo lavori di bonifica per conto di una impresa di Pavia in una ditta di Luzzara. Pare che la vittima non avesse l’imbracatura di sicurezza che evita l’impatto al suolo in caso di caduta.

Pubblicato in Il lavoro va abolito | Contrassegnato , | Commenti disabilitati su 5 morti sul lavoro in meno di 24ore

Morti sul lavoro

Dal 1 gennaio ad oggi, 27 luglio 2012, sono morti sui luoghi di lavoro 355 lavoratori ( tutti documentati ), oltre 600 dall’inizio dell’anno se si aggiungono i lavoratori deceduti in itinere o sulle strade. Vengono considerati “morti sui luoghi di lavoro” tutte le persone che perdono la vita mentre svolgono un’attività lavorativa, indipendentemente dalla loro posizione assicurativa.
I morti sui luoghi di lavoro sono per il 30,8% in agricoltura, di questi, la metà schiacciati dal trattore (già 63 dall’inizio dell’anno) . Edilizia 26% di morti sul totale, in questa categoria il 28% sono causate da cadute dal’alto. Industria 16,1%, quasi la metà di queste morti sono state provocate dal terremoto in Emilia. Servizi 5,8%. Autrasporto 5,1%, Il 3% Esercito Italiano (Afghanistan). Il 2,65 nella Polizia di Stato ( tutte le morte in servizio sulle strade). Il 13,3% dei morti sui luoghi di lavoro sono stranieri. Eta’ delle vittime: il 4,9% hanno meno di 29 anni, dai 30 ai 39 anni il 14,1%, dai 40 ai 49 anni il 24,48%, dai 50 ai 59 anni il 15,7%, dai 60 ai 69 anni il 9,5%, il 12,8% ha oltre 70 anni. Del 16,5% non siamo a conoscenza del’età.

Tratto da Caduti Sul Lavoro

Ndt – Militari e sbirri non sono lavoratori. Sono assassini legalizzati e secondo me non dovrebbero essere inseriti in questo elenco.

Pubblicato in Il lavoro va abolito | Commenti disabilitati su Morti sul lavoro

Tentar non nuoce!

26 Luglio 2012
Milano – Solo 3 euro. A tanto ammonta il bottino di tre rapinatori che stasera sono entrati in un supermercato in via Moncucco, a Milano. La banda, formata da due persone di 20-30 anni e da un terzo di circa 50 anni, hanno fatto irruzione armati di una pistola giocattolo con il tappo rosso in evidenza e indossando i caschi integrali. Si sono diretti verso gli uffici del supermercato Pam, sperando di fare il colpaccio ma la cassaforte aveva l’apertura temporizzata e hanno dovuto rinunciare. Uscendo, però, sono passati davanti a un registratore di cassa e hanno portato via l’incasso: 3 euro. Infine sono scappati, uno a piedi e due a bordo di uno scooter, ritrovato più tardi in via Rimini e risultato rubato.

Pubblicato in -Rapine | Contrassegnato , , , , , , | Commenti disabilitati su Tentar non nuoce!

Il valore di una vita

26 luglio 2012
Matteo Armellini è morto ammazzato dallo sbriciolarsi del palcoscenico che stava contribuendo a costruire, pochi mesi fa, il 5 marzo 2012. Matteo era un ragno da palcoscenico, un ragazzo esperto e innamorato del suo lavoro, che non ha avuto il minimo scampo in quel turno di notte a Reggio Calabria, in preparazione dello show di Laura Pausini.
Oggi la madre ha ricevuto dall’Inail un assegno,  che come dicitura riporta “pratica di infortunio o malattia professionale”, la somma è di 1936,80 €.
Lui era un rigger, cioè l’addetto a salire con delle speciali imbragature sulle alte strutture e montarle, un lavoro pericoloso per il quale erano necessarie molte specializzazioni, ma Matteo si era pagato il conto dei corsi da solo, aveva acquistato le attrezzature  e si era aperto una partita iva, perchè se è vero che era inquadrato come lavoratore autonomo aveva orari e compiti precisi.
Oggi la madre, disperata, denuncia l’ennesima presa in giro, dopo che si è pagata il funerale del figlio da sola, dopo che si è pagata il trasporto della salma da Reggio Calabria a Roma da sola, l’INAIL le manda a casa un assegno di risarcimento di quasi 2.000 euro.
E pensare che proprio i cantanti raccontano la vita della gente comune e invece alla fine non sanno neanche tutto ciò che ruota dietro lo showbiz live, l’unica certezza fino ad adesso è che la vita di mio figlio non vale neanche duemila euro”, ha detto sua madre.

Il 12 dicembre 2011 a Trieste, morì Francesco Pinna, vent’anni. Perse la vita nel crollo del palco presso il palazzetto dello sport, dove si sarebbe tenuto il concerto di Jovanotti. La notizia rimbalzò, con molte polemiche, su tutti i media. Oggi i periti stanno ancora facendo le indagini per accertare la cause del cedimento dell’impalcatura.

Pubblicato in Il lavoro va abolito | Contrassegnato , , , , , , , | Commenti disabilitati su Il valore di una vita

Nascosti dietro agli scaffali

26 luglio 2012
Nuoro – Rapina ieri sera alla chiusura di un supermarket del ‘fai da te’ alla periferia di Nuoro. Due banditi sono entrati al ‘Brico Io’ di viale della Resistenza poco prima delle 20.30 come normali clienti e si sono nascosti dietro alcuni scaffali. Poi quando sono rimasti solo i quattro dipendenti sono saltati fuori, armati e mascherati, e si sono fatti consegnare l’incasso, 5mila euro, secondo le prime stime, e sono fuggiti. Immediatamente i dipendenti, spaventati, hanno dato l’allarme al 113 e sul posto sono arrivate alcune volanti, la mobile e la scientifica per i rilievi e visionare le registrazioni delle telecamere di sorveglianza che potrebbero aver ripreso i banditi. Non e’ chiaro se i due avessero un complice che li attendesse all’esterno dell’esercizio commerciale, di certo e’ che la loro fuga e’ stata favorita dalle diverse arterie di uscita dalla citta’, sia verso la Ss 131 dcn che verso l’interno della Barbagia.

Pubblicato in -Rapine | Contrassegnato , , , | Commenti disabilitati su Nascosti dietro agli scaffali

Ritrovate due casseforti rubate in un furgone bruciato

25 luglio 2012
Torino – Un furgone bruciato, un incendio doloso. E poi due casseforti abbandonate in mezzo ad un’area verde del quartiere Falchera. A dare l’allarme per primi sono stati due residenti di strada della Barberina che nei pressi del loro appartamento avevano notato un furgone semidistrutto e due forzieri sventrati. Per terra cartacce e una valanga di oggetti, alcuni dei quali integri nonostante l’incendio. Un episodio anomalo che ha convinto i due cittadini ad alzare la cornetta e ad allertare i vigili. “Venite qui, hanno bruciato un camion”. La polizia municipale della sezione di via Leoncavallo, intervenuta sul posto, si è così trovata di fronte un furgone, che si è poi scoperto essere di proprietà di un cittadino italiano di strada Cebrosa. Nei pressi del furgone i vigili hanno trovato le due misteriose casseforti. Probabilmente i due armadi blindati che una banda di ladri ha portato via un mese fa da alcuni uffici di corso Belgio. Solo le indagini, attualmente ancora in corso, chiariranno la provenienza definitiva della refurtiva. Per riuscire a portare via i due blindati gli agenti della Polizia Municipale hanno dovuto chiedere una mano ai vigili del fuoco che hanno segato in due le porte per alleggerire il peso. Le casseforti, infatti, pesavano ben trecento chili l’una. Decisamente troppo per essere trasportate via con l’ausilio delle sole auto.
Nei pressi del luogo dove è avvenuto l’incendio sono state ritrovate ricevute e fatture che daranno una mano a ritrovare le vittime dei furti. Ma i delinquenti, forse per la fretta di bruciare il mezzo e scappare via, hanno lasciato per terra anche un piede di porco e una tenaglia molto grossa, ossia gli attrezzi utilizzati per i colpi messi a segno a Vanchiglietta. In mezzo al verde sono state ritrovate anche un centinaio di monete da cinque centesimi che nel rogo si sono fuse con la plastica del sacchetto. Tutta la merce trovata è ora sotto sequestro per sospetta provenienza furtiva. Difficilmente, invece, si riusciranno a rintracciare gli autori dei furti.

Pubblicato in -Furti | Contrassegnato , , , | Commenti disabilitati su Ritrovate due casseforti rubate in un furgone bruciato

Tanto rumore per..nulla

23 luglio 2012
Azzate (Va) – Due casseforti divelte e porte e cassetti scardinati per un furto da cento euro. Ad essere colpita è la Asl di Azzate di via Acquadro, i cui dipendenti questa mattina, lunedì 23 luglio, hanno ritrovato i calcinacci e i danni lasciati dai ladri. Il furto si sarebbe svolto tra venerdì e lunedì mattina alla riapertura degli uffici e, dalle prime ispezioni, i responsabili non avrebbero lasciato segni di effrazioni all’esterno dell’immobile. Un particolare che lascia pensare che i ladri si siano nascosti all’interno della struttura prima della chiusura o che vi si siano introdotti con qualche stratagemma, di solito avviene attraverso i maniglioni delle porte antipanico, durante il week end.
Di sicuro hanno fatto molto rumore perché hanno sfondato diverse porte, forzato cassetti e le ante degli armadi e spaccato due casseforti con un flessibile. Una terza cassaforte è stata invece aperta con la chiave. Il risultato è stato però molto scarso: non vi erano soldi all’interno delle tre cassette di sicurezza e l’unico furto portato a termine sono stati cento euro prelevati dall’ufficio prelievi. Non hanno portato via eventuali stupefacenti, di solito obiettivo di questi furti, anche perché non sono mai presenti all’interno dell’asl.

Pubblicato in -Furti | Contrassegnato , , | Commenti disabilitati su Tanto rumore per..nulla

Svuotata Asl nel weekend

23 luglio 2012
Aosta – La sede dell’Usl in via Guido Rey, ad Aosta, è stata di nuovo vittima di un furto dopo quello subito nello scorso ponte di Pasqua. Nel fine settimana, ignoti si sono impadroniti del contenuto delle casse. Hanno scassinato il totem per il pagamento dei ticket, all’ingresso della sede, e hanno trascinato il bancomat nel cortile interno per poter agire indisturbati e impossessarsi del contenuto. Sul posto, allertata dal personale del Sert e da un’addetta all’accoglienza che hanno aperto la sede Usl alle 7,30, sono intervenuti gli uomini della squadra mobile della questura di Aosta, che ha fatto i rilievi scientifici. Il bottino si aggira su qualche migliaio di euro, ma potrà essere quantificato con esattezza soltanto dall’istituto di credito titolare del Bancomat, dopo aver fatto i conteggi. La sede Usl è stata riaperta attorno alle 9. Fino al ripristino della macchinetta per il pagamento dei ticket, questi si possono pagare allo sportello o nella macchinetta nell’ex “dispensario”.

Pubblicato in -Furti | Contrassegnato , , , | Commenti disabilitati su Svuotata Asl nel weekend

Rapina al supermercato

23 luglio 2012
Ferrara – «Se ho avuto paura? Guardi qua mi trema ancora». La cassiera della Conad di via Argine Ducale tende la mano davanti a sè per mostrare il fremito che ancora la scuote. Lo spavento risale a mezzora prima, a mezzogiorno e un quarto, quando nel supermercato (che fino ad aprile aveva le insegne del Billa) si sono presentati due rapinatori con il volto coperto. «Quello che aveva il passamontagna scuro è rimasto sull’entrata, era armato, aveva una grossa pistola, l’altro che aveva un passamontagna arancione è venuto qui verso le casse». Di casse attive ce n’erano tre, il rapinatore addetto alla raccolta dei soldi si è diretto verso quella di sinistra sbagliando i conti. La cassa di sinistra era quella meno imbottiota di soldi, il bandito si è comunque portato via circa 600 euro e debbono essergli sembrati abbastanza perchè ha completamente ignorato le altre due. Avevano una fretta del diavolo. «Quello armato rimasto sulla porta non faceva che dirgli “dai sbrigati, sbrigati”» racconta la cassiera rapinata, che in diciotto anni di lavoro per la prima volta si è trovata a tu per tu con un bandito. La collega che era alla cassa di mezzo appena ha visto i due rapinatori ha chiuso la cassa ed è scappata insinuandosi tra le corsie e gli scaffali del supermercato. Ma più a protezione dei soldi che di se stessa: «Si vedeva che la pistola era finta, dove lavoravo prima avevo vicino una spranga di ferro, se l’avessi avuta qui…» I due banditi avevano ragione ad aver fretta. La segnalazione della rapina è arrivata quasi in tempo reale alle forze di polizia, grazie a una telefonata sollecitata da un ragazzo africano, che ha visto i rapinatori uscire dalla macchina, una Fiat Uno scura, e infilarsi i passamontagna mentre entravano nel supermercato. L’azione criminale è stato velocissimo, è durata una manciata di secondi, il che ha consentito ai due autori (e a un terzo complice che forse li attendeva in auto) di allontanarsi in direzione di via Foro Boario-via Arginone prima che arrivassero carabinieri e polizia, alla quale competono le indagini. All’interno della Conad vi erano alcuni clienti tra cui un distinto signore di 80 anni che stava facendo la spesa con la moglie e che non si è scomposto più di tanto davanti ai due uomini mascherati e alla pistola spianata: «Mi mancava questa esperienza…» Tra la rapina di via Argine Ducale e quella di venerdì 20 al market La Metà di Porotto pare che vi sia più di un’assonanza. Non si esclude che sia stata la stessa mano a colpire. La grossa pistola dovrebbe essere la stessa e anche l’auto usata è dello stesso tipo. In entrambi i casi è stata utilizzata una Fiat Uno rubata il giorno prima. L’auto per il colpo al market La Metà era stata rubata a Porotto (ed è stata ritrovata in via X Martiri sempre a Porotto); la Uno per la rapina alla Conad invece è stata rubata sabato nel parcheggio dell’Ipercoop Il Castello. Italiano era il rapinatore di Porotto, italiani erano i due del Conad di Argine Ducale. Ma la polizia potrebbe aver raccolto anche altri elementi sfruttabili per circoscrivere il raggio delle indagini.

Pubblicato in -Rapine | Contrassegnato , , , , , | Commenti disabilitati su Rapina al supermercato

Tentata rapina a furgone portavalori

22 luglio 2012
Napoli – Un furgone portavalori che trasportava un’ingente somma di denaro è stato intercettato in un tentativo di rapina nel pomeriggio alla periferia di Napoli nei pressi dello svincolo di S. Giovanni a Teduccio dell’autostrada. Secondo la ricostruzione della polizia il blindato, della «Bsk», che stava portando nel caveau dell’Istituto circa un milione e mezzo di euro è stato raggiunto poco prima delle 16,30 da un furgone «Fiat Daily» e da una «Bravo», sul quale c’ erano 6 o 7 banditi che hanno cercato di ostruirgli la strada. Uno dei due mezzi si è collocato di traverso, ma l’autista del blindato, a bordo del quale c’era un altra guardia giurata, è riuscito, con una manovra, ad evitare il contatto e si è diretto a velocità verso il vicino varco Bausan del Porto di Napoli, dove ha richiamato l’attenzione di alcuni poliziotti. I rapinatori, che erano incappucciati e probabilmente armati, hanno fermato auto e furgone e sono fuggiti a piedi, facendo perdere le proprie tracce. Auto e furgone sono risultati rubati e sono stati affidati alla polizia scientifica per i rilievi.

Pubblicato in -Rapine | Contrassegnato , , , , , | Commenti disabilitati su Tentata rapina a furgone portavalori

Rinviato processo ad un compagno anarchico

Il 18 Luglio, l’anarchico Babis Tsilianidis viene chiamato alla Corte di Salonicco accusato di una rapina a mano armata che ha avuto luogo presso il dipartimento di contabilità dell’ospedale AHEPA nel Luglio 2010. Unica prova del suo coinvolgimento nella rapina è un fazzoletto trovato vicino al luogo e sul quale, secondo le accuse della polizia, è stato trovato tra altri materiali genetici anche il materiale genetico di Babis.
Il 18 Luglio, a Salonicco, il processo è stato annullato poiché la struttura della Corte non aveva alcuna competenza giuridica per questo caso. Le guardie hanno custodito la porta centrale d’ingresso del tribunale e non hanno consentito ai solidali nemmeno l’ingresso nel posto.
Babis è stato trasferito di nuovo nelle carceri di Koridallos, ad Atene, dopo essere stato tenuto una giornata intera in isolamento nelle carceri di Diavata perché ancora una volta ha rifiutato di sottoporsi al controllo corporale della prigione.

In seguito di un’ulteriore comunicato il compagno ha dichiarato che non parteciperà ai processi, nello stesso modo che egli non ha partecipato ai precedenti procedimenti giudiziari, in modo da “rifiutare di chiedere scusa ai miei giudici, ai procuratori della lotta multiforme per la libertà”, come spiega. Il suo testo si può trovare qui (in greco).
Inoltre, per l’occasione del processo i compagni Dimitris Dimtsiadis e Sokratis Tzifkas hanno rilasciato un comunicato congiunto (manifesto in greco) per quanto riguarda il lavoro salariato e la sua negazione, in quanto tematica della complessa lotta anarchica rivoluzionaria.
Il processo è stato posticipato per il 15 Ottobre 2012.

Segue comunicato anarchici solidali:
Continua a leggere

Pubblicato in La Legge | Contrassegnato , , , , , | Commenti disabilitati su Rinviato processo ad un compagno anarchico

Rapina in pieno centro

17 luglio 2012
Firenze – Rapina stamani in pieno centro a Firenze, all’agenzia della Cassa di risparmio di Lucca in Corso Tintori, a due passi da piazza Santa Croce. Secondo le prime informazioni due uomini con il volto coperto e armati di un trincetto sono riusciti a chiudere in uno sgabuzzino i dipendenti dell’istituto di credito e ad allontanarsi con 10.000 euro. In quel momento nella banca non ci sarebbero stati clienti. Subito dopo è scattato l’allarme e sul posto sono giunti gli uomini delle volanti e della squadra mobile della questura di Firenze.

Pubblicato in -Rapine | Contrassegnato , , , | Commenti disabilitati su Rapina in pieno centro

Mai lasciare nulla al caso

14 luglio 2012
Rovigo – I rapinatori non hanno lasciato nulla al caso, nella rapina al furgone della «North East service»: avevano anche installato un apparecchio per bloccare l’allarme.
Nel blindato della «North East Service» rapinato giovedì mattina i banditi avevano piazzato un apparecchio per impedire il funzionamento dell’allarme presente nell’automezzo. Il «jammer», così si chiama il congegno, era dentro lo zaino con la finta bomba mostrato al conducente del mezzo. Il vigilante sequestrato, il 28enne Paolo Stramandinoli che è stato dimesso giovedì sera dall’ospedale, aveva infatti tentato di azionare l’allarme quando è stato costretto a dirigersi verso vicolo Foscolo alla guida del portavalori sotto la minaccia dell’ordigno. Uno sforzo purtroppo inutile perché il segnale Gps dell’allarme era stato interdetto dall’apparecchio, concedendo alla banda minuti preziosi per la rapina e la fuga. Intanto continuano le indagini. La Procura ha disposto degli accertamenti sul «jammer », abbandonato dai rapinatori dentro lo zaino, per scoprire dove possa esser stato acquistato. Una traccia che, se dovesse concretizzarsi, potrebbe rivelarsi preziosa nell’individuazione dei ladri che l’altra mattina hanno rubato oltre 600.000 euro sequestrando la guardia giurata. A dimostrazione dell’assoluta accuratezza con la quale è stato preparato l’assalto, è emerso anche che i rapinatori sapevano che ci volevano due persone per aprire il caveau del blindato. Anche nel caso fossero stati perfettamente al corrente delle procedure tecniche per questo tipo di azione, come poi è avvenuto. Infatti sono saliti in due nel furgone, e sempre in coppia hanno operato per prendere i soldi dopo aver immobilizzato Stramandinoli legandogli le mani dietro la schiena con delle fascette di plastica. La polizia scientifica sta completando il campionamento delle impronte digitali nel furgone, mentre la squadra mobile sta acquisendo dalle telecamere di sicurezza del Comune tutte le immagini alla ricerca della targa dell’Alfa 147 usata dai banditi per la rapina e la fuga. Mentre al momento non c’è ancora nessuna traccia della macchina. Né sono emersi elementi interessanti invece per quanto riguarda l’analisi del percorso del blindato di giovedì mattina. Le tappe per la consegna del denaro ai vari istituti di credito cambiano ogni mattina. Le riprese delle telecamere di sorveglianza di «Rovigo banca», davanti alla quale è avvenuto l’assalto vero e proprio poco prima delle 8, mostrano che l’Alfa 147 di colore scuro usata dai banditi ha parcheggiato davanti al blindato. Una mossa sicuramente dettata dall’esigenza di tagliare la strada al portavalori in caso di fuga. Dall’auto sono scesi in due, vestiti come guardie giurate ma entrambi con cappellino con visiera e occhiali da sole. In meno di 90 secondi hanno costretto il vigilante a partire verso Ferrara, sempre sopravanzati dall’Alfa guidata da un complice. Per gli inquirenti è un’altra indicazione dell’elevato livello di preparazione del colpo da parte dei rapinatori.

Pubblicato in -Rapine | Contrassegnato , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Mai lasciare nulla al caso