Dal 1 gennaio ad oggi, 27 luglio 2012, sono morti sui luoghi di lavoro 355 lavoratori ( tutti documentati ), oltre 600 dall’inizio dell’anno se si aggiungono i lavoratori deceduti in itinere o sulle strade. Vengono considerati “morti sui luoghi di lavoro” tutte le persone che perdono la vita mentre svolgono un’attività lavorativa, indipendentemente dalla loro posizione assicurativa.
I morti sui luoghi di lavoro sono per il 30,8% in agricoltura, di questi, la metà schiacciati dal trattore (già 63 dall’inizio dell’anno) . Edilizia 26% di morti sul totale, in questa categoria il 28% sono causate da cadute dal’alto. Industria 16,1%, quasi la metà di queste morti sono state provocate dal terremoto in Emilia. Servizi 5,8%. Autrasporto 5,1%, Il 3% Esercito Italiano (Afghanistan). Il 2,65 nella Polizia di Stato ( tutte le morte in servizio sulle strade). Il 13,3% dei morti sui luoghi di lavoro sono stranieri. Eta’ delle vittime: il 4,9% hanno meno di 29 anni, dai 30 ai 39 anni il 14,1%, dai 40 ai 49 anni il 24,48%, dai 50 ai 59 anni il 15,7%, dai 60 ai 69 anni il 9,5%, il 12,8% ha oltre 70 anni. Del 16,5% non siamo a conoscenza del’età.
Tratto da Caduti Sul Lavoro
Ndt – Militari e sbirri non sono lavoratori. Sono assassini legalizzati e secondo me non dovrebbero essere inseriti in questo elenco.