Fuga in bicicletta

9 marzo 2012
Ferrara – È di circa 500 euro il bottino della rapina messa a segno oggi pomeriggio ai danni della Cassa di Risparmio di Cento di via Giovanni XXIII a Ferrara. Un uomo, apparentemente sulla quarantina, con il volto parzialmente coperto da un passamontagna, è entrato nella filiale attorno alle 15.00. Minacciando con un cutter le impiegate ha preso il contante presente in un cassa ed è fuggito in bicicletta. Il rapinatore ha agito in pochi minuti e ora sulle sue tracce ci sono gli investigatori della Squadra mobile di Ferrara che hanno già acquisito le immagini del circuito di videosorveglianza della banca.

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Era quasi fatta!

6 marzo 2012
Torino – Secondo la polizia stavano per commettere una rapina: le armi già pronte, un ultimo giro di perlustrazione. L’intervento della Squadra Mobile, ha però mandato a monte i loro piani. A.C., pluripregiudicato di 45 anni, e A.S., di 33, sono stati arrestati per detenzione e porto illegale d’armi – sotto il giubbotto uno aveva un revolver calibro 38, carico e con la matricola abrasa, mentre l’altro portava un taglierino – e indagati per ricettazione, visto che lo scooter su cui viaggiavano era rubato.
Casco, copricollo e berretto – i due erano già equipaggiati, pronti al colpo – non sono bastati a nascondere il volto ormai noto alla polizia di A.C.. Assieme al suo complice stava perlustrando a bordo di uno scooter la zona di via Invernizio, dove si trovano diverse agenzie di credito. Il fare circospetto e la bassa velocità a cui viaggiava hanno convinto gli investigatori che si stesse preparando per una rapina: una volta fermati, la polizia ha constatato che uno di loro indossava un paio di guanti, mentre l’altro si era cosparso i polpastrelli con della colla “Attack”, al solo scopo di non lasciare impronte.

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Rapina in pieno centro di La Spezia

6 marzo 2012
La Spezia – Attimi di terrore nella banca Ubi San Giorgio alla Spezia di Via XXIV Maggio, che si trova in pieno centro alla Spezia, a pochi passi dal Centro Kennedy. Alle 9.30 due uomini a volto coperto armati sono entrati dalla porta principale della filiale di Mazzetta e si sono fatti consegnare seimiladuecento euro in contanti. Secondo le testimonianze raccolte, i rapinatori sarebbero italiani. Nessun ferito e poco clamore, visto che i negozianti adiacenti non si sono accorti di nulla finché non sono arrivate le volanti delle forze dell’ordine. Tutto sarebbe accaduto in pochi minuti. Afferrati i soldi, i due rapinatori sono fuggiti da un’uscita secondaria. Il personale della banca ha immediatamente allertato il 113, ma i due rapinatori si erano già dileguati nel nulla. Sul posto sono intervenuti carabinieri e polizia. Oggi la banca resterà chiusa “per rapina” come recita il cartello affisso all’esterno, attirando l’attenzione dei passanti. I dipendenti invece continueranno a lavorare per calcolare l’esatto ammontare del furto.

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Non è un furto, non è una rapina ma..

Distruggiamo l’TMB

Oggi, 29 Febbraio, siamo scesi nella stazione metro Congrès e abbiamo distrutto tutto – telecamere, macchine per i biglietti e obliteratrici, cartelli pubblicitari.
Se la domanda è perché, allora rispondiamo che abbiamo molti motivi per attaccare TMB (sistema di trasporto metropolitano di Barcellona), visto che aumentano le tariffe e noi veniamo aggrediti dalla guardie di sicurezza. Siamo pieni di motivi per aver lasciato il pavimento pieno di vetri rotti quando in un giorno di lavoro siamo obbligati ad andare a lavorare e soffrire passivamente lo sfruttamento. Se la maggioranza dei lavoratori di TMB abbandona i lavoratori solitari e i passeggeri, dovrebbero sapere che qui non ci arrendiamo. Continueremo a lottare per il mondo che vogliamo (un mondo senza ricatti del capitalismo e del dominio).

Attaccheremo di nuovo!

Infine, mandiamo tutto il nostro supporto anche agli studenti che sono usciti oggi con forza, rendendo chiaro che non permetteranno di farsi abbattere.
Avanti per quelli che lottano!

Tratto da Contra Info

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In fuga restano a secco di benzina

28 febbraio 2012
Chadderton (Uk) – Due donne avevano hanno derubato un supermercato a Chadderton, in Inghilterra. Per ridurre il rischio, non hanno neppure tentato di farsi consegnare il denaro in cassa, ma hanno invece deciso di portarsi via una serie di bottiglie di alcolici, piuttosto costose: il bottino ammontava a oltre 500 euro. La fuga sembrava cosa fatta: senza passare dalle casse, le guardie di sicurezza del supermercato erano state aggirate senza troppe difficoltà. Solo che la “prudenza” del colpo non è stata accompagnata da una uguale attenzione ai particolari. Salite in auto, le due donne sono partite a tutto gas, ma solo dopo pochi metri la macchina è “morta”. Le due infatti avevano dimenticato di fare benzina, ed il serbatoio era completamente a secco. Le due ladre, che nel frattempo avevano guadagnato qualche minuto di vantaggio sulla polizia che stava giungendo sul posto, non hanno potuto fare altro che scendere e spingere l’auto fino ad un vicino distributore, dove sono riuscite a fare rifornimento e a continuare così la fuga. Ma nonostante siano riuscite momentaneamente a fare perdere le loro tracce, la loro fuga non è durata molto: infatti, le telecamere a circuito chiuso del distributore hanno permesso alla polizia di identificare in modo inequivocabile sia l’auto che le passeggere, che sono state così arrestate per il furto, che non era che l’ultimo di una lunga serie di colpi effettuati con modalità simili.

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Evade dal carcere scavalcando il muro

26 febbraio 2012
Brescia – Polizia e carabinieri gli stanno dando la caccia in tutta la provincia ma, al momento, non c’è nessuna traccia di F.G., 25 anni da compiere il prossimo 15 giugno, evaso dal carcere Canton Mombello di Brescia. Erano le 10.10 circa quando è scattato l’allarme. Una fuga che il giovane kosovaro, in carcere per rapina, ha tentato con altri due complici, bloccati dalla polizia penitenziaria prima di scavalcare il muro di cinta.
Ammesso ai lavori interni come addetto alle cucine il giovane è riuscito a raggiungere e quindi scavalcare il muro di cinta utilizzando una corda. Una volta all’esterno è scappato in direzione del centro cittadino. “Le prime ricerche – dicono gli inquirenti- sono state effettuate nelle vie intorno alla casa circondariale e poi sono state estese alle stazioni ferroviarie e alle linee di autobus extraurbani”.

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Morto in questura

25 Febbraio 2012
Firenze – Un 20enne nordafricano, arrestato per rapina, e’ morto stamattina nelle camere di sicurezza della Questura di Firenze, per un malore. Il giovane era stato arrestato ieri sera per rapina dagli agenti della Polfer. Stamani, intorno alle 11, il 20enne si e’ sentito male; sul posto le ambulanze del 118. I sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Sul corpo non sono stati trovati segni di violenza o buchi sul braccio che possano far pensare a un’overdose. Ancora sconosciute le cause esatte del decesso.

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Presentazione libri a Firenze

RUBARE AI RICCHI
Giovedì 1 marzo 2012 ci sarà la presentazione dei libri “Jacob” e “La Banda Bonnot” di Bernard Thomas, a partire dalle 17.30, alla biblioteca anarchica “La Mareggiata” di Villa Panico – nel parco di S.Salvi – Firenze

Come arrivarci:
Villa Panico è il palazzone a due piani in fondo al parco di San Salvi

Bus 6, 20 (scendi in via Lungo L’Affrico e chiedi) oppure il 14 (scendi alla fermata della Rai in via Aretina vecchia, imbocca il sottopasso della ferrovia, a sx trovi i giardini di Via del Mezzetta e ci sei dietro)

In auto: segui le indicazioni per lo stadio e chiedi del parco dall’autostrada: esci a Fi Sud, vai in direz centro, all’altezza dell’enorme teatro Obi Hall (rotonda dell’uomo con l’ombrello) gira a dx, fai un piccolo sottopasso, gira a sx per via del Mezzetta e sei ai giardini dietro il Panico.

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Sensi di colpa

22 febbraio 2012
Torino – Dopo aver tentato di rubare alcune monete da un videopoker, ha telefonato al gestore del bar che l’aveva sorpreso e gli ha chiesto scusa, ma i Carabinieri hanno riconosciuto la voce e lo hanno arrestato, insieme ai suoi due complici. E’ avvenuto a Ciriè. La banda, composta da 2 adulti e un minorenne e specializzata in furti e rapine in bar, tabaccherie e distributori di benzina ed è stata identificata, oltre che dalla voce al telefono, anche dall’impronta di una scarpa.

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«Ladri con queste cartucce vi spariamo dalle finestre»

22 febbraio 2012
Milano – Tre cartelli scritti a mano e appesi al parapetto del Naviglio Grande in secca. «Ladri con queste cartucce vi spariamo dalle finestre di fronte se assalite chi passa di qui». Il messaggio è chiaro ed è rivolto ad un gruppo di giovani che negli ultimi mesi hanno aggredito e rapinato una ventina di runner e ciclisti lungo la pista ciclabile dell’Alzaia tra Corsico e via Ludovico il Moro. Una sorta di inno alla giustizia fai da te accompagnato, in una cartellina trasparente formato A4, da tanto di cartuccia calibro 12 da caccia.
Le vittime delle rapine e delle aggressioni (l’ultima due giorni fa), infatti, non sono solo ciclisti e runner di passaggio, ma anche i pensionati che attraverso la pista ciclabile (che in quel tratto è impossibile da percorrere per le auto delle forze dell’ordine) accedono agli orti che si trovano tra il Naviglio e i binari della ferrovia di San Cristoforo. Il sospetto è che l’autore dei cartelli – tre, posizionati in diversi punti – sia proprio un anziano che abita nella zona. Continua a leggere

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Furto all’avvocato del vigile assassino

19 febbraio 2012
Milano – L’avvocato del vigile urbano Alessandro Amigoni è stato rapinato questo pomeriggio in via Crescenzago, dove si trovava insieme a un perito balistico per effettuare i rilievi sul luogo dove lunedì scorso è stato ucciso il 28enne cileno Marcelo Gomez. Sconosciuti, intorno a mezzogiorno, hanno infranto due finestrini del furgone a bordo del quale era giunto l’avvocato e sono scappati dopo aver sottratto, in base alle prime informazioni, alcune apparecchiature per i rilievi e gli effetti personali dell’avvocato, tra cui un navigatore satellitare. Il legale e il perito, secondo la ricostruzione, hanno parcheggiato il mezzo e si sono allontanati alcuni minuti per impostare i rilievi. Al loro ritorno si sono accorti del furto.

Marcelo Valentino Gomez Cortes è stato ammazzato, il 13 febbraio a Milano, dal vigile urbano Alessandro Amigoni.

Lassassino Amigoni nella sua paginaFacebook

Il ragazzo, disarmato, è stato soccorso dagli uomini del 118 ed è poi deceduto al pronto soccorso del San Raffaele. Secondo la ricostruzione fornita dai vigili urbani, la pattuglia sarebbe intervenuta per sedare una rissa, ma quando sono giunti sul posto avrebbero visto un’auto fuggire in contromano e l’avrebbero inseguita. L’auto avrebbe compiuto pericolose gimkane, tentando anche di speronare la macchina dei vigili. Giunta all’altezza del civico 100 (palo luce 43) nei pressi di un parco pubblico, i due fuggiaschi avrebbero abbandonato l’auto per scappare nei giardinetti. L’agente avrebbe sparato mentre inseguiva a piedi i due uomini. Uno dei due avrebbe estratto un’arma, una scaccia-cani, puntandola contro gli agenti. Il vigile a quel punto avrebbe sparato un colpo solo, colpendo non l’uomo che aveva l’arma, ma il complice.  L’episodio è avvenuto intorno alle 15 in via Crescenzago, una traversa di via Palmanova.

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Rapina a furgone delle poste

06 febbraio 2012
Casavatore (Na) – Un dipendente di Poste Italiane S.p.a di anni 51, le cui generalità ancora non sono state rese note, ha denunciato ai carabinieri di essere stato bloccato, verso le ore 5-00 mentre percorreva la circumvallazione esterna in direzione di Melito di Napoli, mentre era intento a lavorare in qualità di autista di un furgone delle poste, da 3 persone armate di pistole rese irriconoscibili da sciarpe e cappellini.  I tre rapinatori hanno condotto il furgone in aperta campagna, svuotato il furgone delle poste italiane e poi sono sfuggiti. Il danno è ancora in fase di precisa quantificazione.

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«Prendi i soldi e scappa»

06 febbraio 2012
Venezia – Aveva probabilmente rivisto da poco il film «Prendi i soldi e scappa» di Woody Allen lo sgangherato rapinatore che ha tentato una rapina in banca ‘armato’ solo di un foglietto con una frase minacciosa che ha presentato al cassiere. L’uomo è stato respinto malamente dagli impiegati e poco dopo arrestato dalla polizia. E’ accaduto a Venezia. L’uomo, un 42enne, è entrato in una filiale della Carive puntando alla cassa: ha chiesto prima delle informazioni, poi ha passato all’impiegato un foglio con su scrittò “dammi tutto il contante che hai in cassa; ho una pistola nella tasca, non fare scherzi. Obbedisci”. Il cassiere, aiutato dal direttore, ha respinto a malo modo il bandito, che è fuggito mentre scattava l’allarme. Sul posto é giunta la Polizia di Venezia. Al cassiere l’uomo non era un volto nuovo; ha riferito che probabilmente lo aveva conosciuto quando lavorava in un’altra filiale ed ha dato anche alcune indicazioni sul probabile nominativo. Sulla base della testimonianza e delle immagini delle telecamere di sicurezza gli agenti della squadra mobile sono risaliti al veneziano, già noto per vicende di droga, che poi ha ammesso le sue responsabilità ed è stato arrestato.

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Vallanzasca in permesso lavoro

05 febbraio 2012
Milano – Renato Vallanzasca e’ stato nuovamente ammesso al lavoro esterno, dopo alcuni mesi in cui la misura gli era stata sospesa per alcune intemperanze. Da ieri, come riporta il Corriere della Sera, lavora in un’azienda di informatica a Nerviano, nel Milanese. Vallanzasca, 62 anni, condannato a quattro ergastoli e a 260 anni di carcere, esce la mattina dall’istituto di pena di Bollate per lavorare e vi rientra nel pomeriggio. Per recarsi al lavoro e per tornare in carcere, come prevede il regolamento penitenziario, deve seguire un percorso obbligato. Sarebbe stata la violazione di questa regola a determinare la precedente sospensione del lavoro esterno.

Per loro essere schiavi di un’azienda è una concessione, l’importante è “produrre e consumare” perchè “se lavori sei libero”…
Polemiche a parte, sono contenta per lui, perchè dopo così tanti anni in carcere, credo che una passeggiata, anche tra lo smog di una città, ti fa respirare a pieni polmoni!!!
Auguri bel Renè!!

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Arrestato il «mago del falso»

4 febbraio 2012
Moncalieri (To) – La sua fuga è finita e, con essa, anche la sua attività truffaldina. Il «mago del falso», soprannome affibbiatogli dopo i diversi colpi messi a segno nel Nord Italia, è caduto nella rete dei Finanzieri di Torino, proprio mentre cercava di farsi riconoscere una linea di credito di 20mila euro da una banca di Moncalieri, nel torinese. M.S., 43 anni, originario di Torino, dopo aver aperto un conto corrente dichiarando delle generalità false, si era presentato allo sportello, a bordo di una fiammante Bmw, sicuro di intascare anche questa volta il «bottino». Non aveva fatto, però, i conti con le Fiamme Gialle, appostate nei pressi della banca, allertate dal direttore della filiale che, lo aveva segnalato non convinto delle credenziali del neo correntista. I militari, incrociando le informazioni delle loro banche dati, erano risaliti alle reali generalità dell’uomo e hanno fatto scattare la trappola. Un vero «professionista del raggiro», con una lunga lista di pseudonimi e di precedenti per truffa, uso e fabbricazione di documenti falsi, appropriazione indebita, furto aggravato, ricettazione e anche riciclaggio e traffico di stupefacenti. Continua a leggere

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