Chi si accontenta gode?

6 aprile 2012
Torino – L’intenzione era quella di compiere una rapina in banca, ma il bottino di cui ha dovuto accontentarsi e’ risultato piuttosto modesto, 11 euro. il fatto e’ accaduto questa mattina poco dopo le 10 a San Mauro torinese dove un individuo, a volto scoperto, e’ entrato all’interno della filiale di una banca e dopo aver afferrato la cassiera per un braccio le ha intimato di consegnargli i soldi. La vittima pero’ ha fatto resistenza, tanto che il rapinatore ha dovuto desistere accontentandosi, prima di fuggire, di 11 euro racimolati in gran fretta.

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Perdono i soldi in fuga sullo scooter

6 aprile 2012
Ravenna – Ammonta a circa diecimila euro il bottino della rapina messa a segno questa mattina da due uomini alla filiale di via Gardini della banca Monte dei Paschi di Siena, in pieno centro storico. Nelle mani dei rapinatori però non è rimasto tutto il contante: nella fuga in scooter in via Guidone i due hanno perso parte del malloppo che è stato arraffato da qualche passante. Una minima parte dei soldi è ritornata in banca: poco dopo il colpo infatti due donne sono tornate alla filiale restituendo venti euro, in banconote da cinque, recuperati dall’asfalto dove erano caduti ai fuggitivi. Non è chiaro quanto i due abbiano perso per strada e sia quindi finito nelle tasche dei passanti. Le due sono state anche ascoltate come testimoni dalla polizia che indaga. Per le indagini saranno certamente utili le telecamere di videosorveglianza all’esterno dell’istituto e quelle installate nella zona circostante, anche se i due avevano i volti parzialmente coperti da calzamaglie e caschi. Al momento si sa che lo scooter usato per la fuga risulta rubato dal quartiere Lame di Bologna. Fuori dalla banca un cartello piuttosto curioso: chiuso, non per rapina, ma per «motivi tecnici».

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Svaligiata casa di un leghista

6 aprile 2012
Pavia – In meno di un’ora hanno svaligiato l’abitazione di Giampaolo Chirichelli, il presidente di Asm. Un furto, quello messo a segno ieri mattina in via Milazzo, dal bottino ingente anche se manca ancora una quantificazione precisa. L’esponente politico della Lega si trova infatti a New York per motivi di lavoro e sporgerà denuncia solo al ritorno. Gli scassinatori si sono comunque impossessati di numerosi pezzi di argenteria, tra cui moltissimi ricordi di famiglia, una collezione di Montblanc, numerosi oggetti d’oro e orologi molto preziosi. La polizia ha eseguito un sopralluogo nell’abitazione dell’esponente politico ma i ladri sembra non abbiano lasciato tracce. Il furto è stato messo a segno ieri mattina, in un orario compreso dalle otto alle nove meno un quarto. Ecco una prima ricostruzione. La donna delle pulizie è arrivata nell’abitazione di Giampaolo Chirichelli, in Borgo Ticino, come ogni giorno. E’ entrata in casa, ha preso le chiavi di un’altra abitazione più piccola che si trova nel retro perchè doveva sbrigare dei mestieri. E ha rinchiuso la porta d’ingresso. Probabilmente i ladri si erano appostati nelle vicinanze e la stavano tenendo d’occhio. Quando la donna è entrata nella seconda abitazione loro hanno forzato la porta principale e sono riusciti ad entrare. «Mi sorprende il modo – spiega Chirichelli da New York – perchè in via Milazzo passa gente in continuazione, di mattina in riva al Ticino ci sono sempre dei pescatori, possibile che nessuno abbia visto?». Una volta dentro i ladri hanno rovistato da tutte le parti. I ladri hanno preso oggetti preziosi, argenteria, orologi, penne di valore. Tutto quello che è stato possibile prendere. Gli scassinatori si sono allontanati prima dell’arrivo, verso le 8.45, della tata di famiglia. La donna ha aperto la porta, ha visto che era stato messo tutto a soqquadro e si è spaventata. Ha subito chiesto l’intervento della polizia con una telefonata al 113.

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La proprietà privata non vale una vita

4 aprile 2012
Fermo – È finita in tragedia una rapina in una gioielleria del fermano, in località Monte Urano.  Morta una donna che aveva preso parte al colpo. A sparare è stato il titolare del negozio  Francesco Cifola, 51 anni. L’uomo è riuscito a liberarsi del nastro adesivo con cui era stato legato, ha impugnato l’arma e ha sparato tre colpi, uno dei quali ha raggiunto al petto Rosa Donzelli, 36 anni, originaria di Napoli ma residente da tempo nel Fermano.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri. Sono in corso ricerche in tutta la zona, anche con l’ausilio di elicotteri, per rintracciare gli altri due membri della banda.  Sono riusciti per il momento a far perdere le proprie tracce, e vengono ricercati dai carabinieri, i suoi due compagni, forse anche loro campani, armati di una pistola a salve, quindi praticamente inoffensiva, che è servita però a colpire al capo l’orafo. Rosa Donzelli, che viveva a Porto Sant’Elpidio, era stata vista da alcuni testimoni proprio martedì, forse mentre faceva un sopralluogo in vista della rapina. Adesso è nell’obitorio dell’ospedale di Fermo, dove verrà eseguita l’autopsia, disposta dal pm Mariacarla Sacco.
Francesco Cifola sarebbe accusato di eccesso di legittima difesa,  non di omicidio colposo.

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Tentata rapina alla banca marocchina

3 aprile 2012
Torino – È stato sventato un tentativo di rapina a mano armata nella Banque Chaabi du Maroc, all’angolo tra via Belfiore e via Campana nel quartiere di San Salvario. Verso le 17, all’ora di chiusura, il direttore della filiale, Habderrahman Laamiri, ha notato una luce accesa in un bagno, nel piano interrato della struttura, vicino al caveau. All’improvviso, si è trovato davanti a un uomo, viso coperto con passamontagna, giaccone scuro, guanti di lana e una pistola in mano, entrato da un buco scavato nel muro della cantina. Senza dire una parola, il bandito ha cercato di colpire la testa, con il calcio dell’arma. Il dirigente ha cercato di ripararsi, ha attutito il colpo con la mano. Poi, ha gridato ed è fuggito al piano superiore, dove c’erano due impiegati e la donna delle pulizie. In pochi secondi, la banca era deserta. E dopo qualche minuto, sul posto sono arrivati in forze i carabinieri. Indossati i giubbotti antoproiettile e imbracciati i mitra, hanno circondato la palazzina e sono entrati nel cortile, per accedere alla banca dal retro. Temevano che il bandito fosse ancora nell’istituto di credito, ma era già fuggito. Nella fretta, però, ha lasciato indumenti e arnesi che saranno alanizzati dagli specialisti della Scientifica. Sembra che i rapinatori fossero due, almeno a giudicare dai passamontagna, dai guanti, dalla felpa e dal giubbotto (di dimensioni diverse) recuperati dai militari nella cantina dove i banditi erano entrati per scavare un buco nel muro. Nella fretta, hanno lasciato anche gli arnesi da scasso (una mazzetta, un piede di porco e uno scalpello). Stamattina, i carabinieri incominceranno ad analizzare i filmati delle videocamere di sorveglianza (interne ed esterne) della banca.

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Fermato con 72 chiavi alterate

31 marzo 2012
Aosta – Aveva pianificato di compiere una serie di furti condominiali, tra via Chabod e via XXVI Febbraio ad Aosta, dopo aver fatto una serie di sopralluoghi e provato ad infilare nelle serrature le chiavi alterate che potessero aprire le porte senza scasso. Ma gli è andata male e F. A., 43 anni di Gressan, è stato fermato dalla polizia: aveva 72 chiavi alterate per porte, di cui 13 per portoncini blindati. Lo hanno denunciato a piede libero.

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30mila euro e nessun ferito

29 marzo 2012
Lido Adriano (Ra) – Per garantirsi la fuga con il bottino da 30mila euro hanno legato le mani dei dipendenti e li hanno rinchiusi in un ufficio. Così è finita la rapina andata in scena oggi pomeriggio verso le 15 alla filiale di Lido Adriano del Credito cooperativo ravennate e imolese. Secondo quanto si apprende dai carabinieri che si stanno occupando delle indagini, due uomini a volto parzialmente coperto si sono introdotti all’interno dell’istituto di credito e hanno minacciato i presenti poi si sono fatti consegnare il denaro a disposizione, circa 30mila euro, e si sono allontanati non prima di avere legato le mani dei dipendenti, chiusi in uno degli uffici, per guadagnare il tempo necessario per allontanarsi in sicurezza. Nessuno è rimasto ferito. Poco dopo il colpo i carabinieri hanno ritrovato una Fiat Punto abbandonata lungo via Bonifica. Potrebbe essere l’auto utilizzata dai ladri per allontanarsi dalla fuga e raggiungere un veicolo pulito lasciato in sosta o in mano a un complice.

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Arrestano il figlio, madre muore di infarto in caserma

27 marzo 2012
Catania – Figlio arrestato per furto. La madre muore in caserma. La donna, infatti, è morta d’infarto nella caserma dei carabinieri dopo aver appreso il motivo della convocazione. Un dispiacere troppo grande per lei ed il suo cuore non ha retto. L’episodio è avvenuto la notte scorsa. I carabinieri avevano arrestato due trentenni pregiudicati e un ventenne incensurato, originario di Fiumefreddo, per il furto di attrezzature agricole. Come prassi, i militari dell’Arma hanno convocato i genitori dell’incensurato per dare loro la notizia dell’accaduto. La donna, che aveva 57 anni, mentre era in caserma è stata colta da un violento malore. Non è stato possibile aiutarla i soccorsi sono stati inutili. Questo dramma è avvenuto a Calatabiano, nel Catanese. Sul posto, avvertiti dai Carabinieri, sono arrivati subito un’ambulanza e personale del 118, ma i medici non hanno potuto fare altro che constatare la morte della donna.

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Lo spettacolo inizia

25 marzo 2012
Torino – L’altra sera, al teatro Astra, in via Rosolino Pilo, verso 21,30, quando lo spettacolo era iniziato da mezz’ora, un uomo ha rubato l’incasso della serata. Tutto è accaduto in maniera fulminea lasciando i presenti allibiti e sotto shock, soprattutto la cassiera che si è trovata, suo malgrado, a essere protagonista dell’accaduto: era dietro il banco della biglietteria quando un uomo ha cominciato a dire di sentirsi male. Italiano, 25/30 anni, aspetto curato e vestito con jeans e felpa. Ha detto che aveva chiamato qualcuno per venirlo a prendere poi ha cominciato a lamentare dei crampi e ha chiesto gentilmente una sedia. La cassiera si è mossa per prestargli soccorso e lui veloce come una saetta, ha arraffato l’incasso. Il destino sembra essersi beffato una volta di più. Infatti mentre il ladro stava fuggendo con i duemila euro presi dalla cassa, sul palcoscenico si stava recitando «L’arte della commedia» di Eduardo De Filippo. Michele Sinisi ha deciso di allestire la messa in scena dopo che l’anno scorso la sua compagnia, il Teatro Minimo, aveva subìto il furto del camion che trasportava le scene. «Non sappiamo ancora – spiega Beppe Navello, direttore artistico della Fondazione Teatro Piemonte Europa da tre anni di casa all’Astra – la cifra esatta, stiamo controllando». E’ amareggiato Navello, sia per la cifra rubata che per un teatro rappresenta un danno enorme, sia per l’affronto subito tutto il lavoro che il Tpe sta sviluppando sul territorio. «E’ come una guerra tra poveri – prosegue Navello -. Ai tagli dei fondi e alle incertezze finanziarie, un fatto del genere aggrava la sensazione di insicurezza. Questo episodio peserà ancora di più sulle casse della fondazione: dovremo prendere provvedimenti per la sicurezza, e sono altri costi». Il regista espone le sue sensazioni con estremo dispiacere, anche perché da tempo sta costruendo un progetto culturale che non solo offre spettacoli di ottimo livello, ma vuole arrivare a far diventare l’Astra una sorta di «casa» aperta alla città.

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82 anni, mago del borseggio

24 marzo 2012
Roma – Benito, così si chiama l’anziano, fermato decine di volte per furti sui mezzi pubblici, è stato pizzicato ancora in via Nazionale. I carabinieri della stazione di Roma Trastevere, liberi dal servizio, a bordo di un autobus dell’Atac hanno arrestato per tentato furto aggravato, il mago del borseggio, Benito, un pensionato di 82 anni, già arrestato decine e decine di volte per lo stesso motivo. L’uomo è stato sorpreso a bordo dell’autobus Atac della linea 40, in via Nazionale, dai militari in borghese liberi dal servizio, mentre stava tentando di rubare alcuni effetti personali dal borsello di un romano. “Nonno-borseggio”, già sottoposto all’obbligo di firma, dopo l’arresto è stato accompagnato in caserma e trattenuto in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.

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Due banche in poche ore

24 marzo 2012
Bergamo – Senza lavoro e con cinque figli da mantenere, ha rapinato due banche nel giro di poche ore. Mentre scappava col bottino del secondo colpo, pero’, e’ stato intercettato dai carabinieri di Treviglio, in provincia di Bergamo, che erano stati avvertiti in tempo reale da un cliente dell’istituto di credito. Si e’ concluso con l’arresto il colpo messo a segno ieri pomeriggio in una banca di Bariano da un uomo di 44 anni, disoccupato, che vive con la moglie e i figli a Casale Cremasco Vidolasco, in provincia di Cremona. Condotto in caserma, il quarantaquattrenne avrebbe ammesso di aver compiuto anche un’altra rapina, poche ore prima in una banca di Trescore Cremasco, e di averlo fatto per far fronte alle difficolta’ economiche della sua famiglia.
L’allarme a Bariano e’ scattato poco dopo le 15 in via Umberto I, alla filiale della Banca Popolare di Sondrio. A quell’ora nell’istituto di credito c’era un solo cliente, intento a fare un’operazione con un cassiere allo sportello. Secondo le ricostruzioni, il cremasco e’ entrato a volto scoperto, come un correntista qualsiasi, e ha atteso con calma che il cliente uscisse.

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Furto a casa della “Lollo”

24 marzo 2012
Roma – Furto a casa della “Lollo”. I ladri si sono introdotti nella villa in via Pomponio Attico sull’Appia Antica, a Roma, dove vive l’attrice Gina Lollobrigida 85enne, nata a Subiaco e protagonista di tanti film italiani e internazionali girati soprattutto negli anni Cinquanta e Sessanta: da “Pane, amore e fantasia” alle pellicole al fianco di Anthony Quinn o Burt Lancaster. I “topi d’appartamento” hanno messo a segno il colpo portando via gioielli e monili per una somma pari a 20mila euro. Il furto è stato commesso nella notte di venerdì nell’appartamento del figlio che si trovava fuori casa assieme alla moglie e al nipote dell’attrice. La coppia con il giovane, appena rientrata, ha dato l’allarme. Sul posto, una splendida villa piena di piante, vetrate, giardini, di cui l’Istituto Luce conserva preziose foto che ritraggono l’attrice è intervenuta la polizia.

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In fuga con lo scooter

22 marzo 2012
Forlì – Rapinatori in fuga per le vie del centro storico di Forlì. Il fatto è avvenuto nel primo pomeriggio di giovedì. I ladri, poco prima di dileguarsi e far perdere le loro tracce, hanno assaltato la “Banca Marche”, che si trova in viale Vittorio Veneto. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, i due, col volto coperto, hanno fatto irruzione all’istituto di credito, minacciando i presenti con un cutter. Subito dopo sono fuggiti con uno scooter risultato rubato a Bologna. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, che hanno raccolto le testimonianze dei presenti ed iniziato la caccia all’uomo. Il motorino è stato trovato nei pressi del supermercato “A&O”, a non molta distanza dalla banca. Il bottino ammonta a circa 6mila euro.

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Svaligiata pellicceria

13 marzo 2012
Rubiera (Mo) – Erano da poco passate le 15.30, quando quattro uomini hanno rapinato la Saba Pellicce di via Emilia ovest, a Rubiera. Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, gli uomini del commando – tutti dal forte accento campano – hanno agito a volto coperto, e uno di loro aveva una pistola in pugno. Una volta entrati nel locale, hanno bloccato il titolare (Adelmo Bandieri, di Boretto) gli hanno legato polsi e gambe con il nastro adesivo e lo hanno rinchiuso nel bagno del negozio. A quel punto, i ladri hanno fatto razzia di pellicce, rubando circa una cinquantina di visoni. A quanto pare, il colpo era stato organizzato nei minimi dettagli: prima di darsi alla fuga hanno rubato anche l’impianto di videosorveglianza. Non appena è riuscito a liberarsi, Bandieri ha dato l’allarme ai carabinieri, e le ricerche sono scattate su tutto il territorio di Reggio Emilia e Modena. I danni, ancora in corso di quantificazione, ammonterebbero a più di centomila euro.

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Per pochi euro

12 marzo 2012
Torino – Un agente della Ferdy Investigazioni di Fernando Mimmo ha intercettato una coppia di rumeni all’uscita dal discount “LD” di Via De Sanctis con qualche decina di euro in generi alimentari nascosta sotto le giacche. Come è politica aziendale, l’addetto alla sicurezza ha chiamato i Carabinieri, che hanno poi arrestato i due per furto.

Tratto da Macerie

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