Derubato calciatore Lamela

19 settembre 2012
Roma – Furto nell’abitazione dell’Eur del calciatore della Roma Erik Lamela. I ladri sono entrati la scorsa notte quando in casa non c’era nessuno. Secondo quanto si è appreso, l’attaccante starebbe effettuando il trasloco in questi giorni e non è stata ancora effettuata una stima del bottino, certi alcuni pc ed effetti personali.

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Bar devastato

19 settembre 2012
Viareggio – La diffusa sensazione di insicurezza lamentata nei giorni scorsi dalla Federalberghi ha ottenuto una «conferma» e anche altri proseliti fra i titolari di locali della Passeggiata. Infatti nelle ultime ore, i ladri sono tornati a colpire in forze e massicciamente, collezionando anche una serie di vandalismi ai danni del bar e del bagno Milano. Una situazione davvero spiacevole, con l’amarezza del titolare del bar, Stefano Burzi che allargando idealmente la braccia esclama: «E’ incredile quel che abbiamo trovato alla riapertura del locale. I ladri si erano portati via tutto. Non solo: davanti alla porta l’ingresso hanno anche sfasciato alcune sedie, per il solo gusto di rompere. Lunedì sera avevano chiuso il locale un po’ prima rispetto agli altri giorni: alle 22,30 siamo andati via». Ma nella notte qualcuno ha seminato danni. E non solo, visto che dal bar sono stati portati via — dopo avere forzato la porta d’ingresso — la tv, il computer, i soldi dal registratore di cassa ma anche generi alimentari e bottiglie di bibite. I ladri hanno anche provato ad aprire anche altre porte ma non ci sono riusciti. Il bottino complessivo è superiore a cinquemila euro oltre ai danni provocati. C’è semmai da segnalare che nessuna delle telecamere presenti sulla Passeggiata ha rilevato qualcosa di anomalo.

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A 14anni si fa chiamare ”piccolo Vallanzasca”

17 settembre 2012
Milano – Dagli amici si fa chiamare ”piccolo Vallanzasca”, soprannome tanto ingombrante quanto inquietante, che la dice lunga sull’integrità morale di un 14enne di Quarto Oggiaro arrestato lunedì scorso, 10 settembre, dalla Polizia di Stato, al termine di una rocambolesca fuga. “Un pericolo elevatissimo e concreto per la collettività per la sua naturale disinvoltura e propensione all’attività delittuosa”, aveva detto Marilena Chessa, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale dei minori di Milano, che aveva emesso l’ordine di custodia cautelare. Un biglietto da visita che il giovane non ha esitato a presentare ai suoi nuovi ospiti dopo neanche una settimana di permanenza all’interno del carcere minorile Beccaria. Messosi infatti subito a capo di circa 15 reclusi, il 14enne, verso le 21 di sabato sera, ha scatenato una vera e propria protesta generale. Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, i giovani avrebbero cominciato ad urlare all’interno delle proprie camerate. La situazione è diventata insostenibile quando i giovani hanno deciso di dare fuoco a fogli di carta e asciugamani che hanno poi finito con il lanciare all’interno del cortile della struttura. La rumorosa rivolta, che ha contagiato subito i reclusi di un altro raggio, è andata avanti per circa un’ora. Solo l’intervento delle Volanti e di un reparto della Mobile è riuscito a riportare l’ordine, grazie anche alla mediazione di uno dei dirigenti del Commissariato Ticinese. I danni all’edificio, fortunatamente, sarebbero di lieve entità. Il 14enne, che dopo l’arresto era stato descritto come un ragazzino neanche tanto alto per la sua età, con il fisico minuto e il volto da bambino, era già noto alle forze dell’ordine. Due anni fa, dopo innumerevoli scorribande con altri piccoli “teppistelli” del suo quartiere, era stato “pizzicato” insieme ad altri coetanei mentre tutti erano intenti a scattarsi fotografie nelle celebri pose dei due giovani malviventi del film “Gomorra”. La sua propensione al crimine e le cattive frequentazioni erano valse all’allora 12enne l’affidamento presso una comunità di accoglienza appena fuori Milano. Ma il richiamo del suo vecchio quartiere era stato troppo forte e vi aveva fatto subito ritorno con tutto l’entusiasmo del giovane criminale. Tanto per mettere le cose in chiaro riguardo il suo futuro, si era quindi autodefinito “il piccolo Vallanzasca”,  in onore del bandito milanese che negli anni ’70 aveva messo a ferro e fuoco Milano a suon di rapine, sequestri e omicidi. Dallo scorso febbraio, in soli sei mesi (un arco temporale sorprendentemente breve per la sua giovane età), aveva collezionato circa una decina tra furti, rapine, minacce e aggressioni. Ma l’ultimo colpo gli era stato fatale. “Pulce”, altro nome di battaglia con cui il minorenne era noto tra gli abitanti del suo quartiere, dopo essere stato individuato dalla Polizia, è stato arrestato all’inizio della scorsa settimana. La cattura era avvenuta in un palazzo di via Voltri, al termine di un inseguimento degno del “Bel René. Il giovane, infatti, avvertito dalla sua fidanzatina della presenza dei poliziotti, senza pensarci troppo era saltato dalla finestra al terzo piano in cui si trovava, atterrando direttamente sul balcone di un appartamento adiacente e di proprietà di una coppia di anziani. Dopodiché, si era barricato nel bagno dei due coniugi, ancora ignari di quanto stesse accadendo in casa loro. Ma era servito a poco, e gli agenti sono riusciti ad acciuffarlo. Avendo compiuto 14 anni al momento dei fatti imputatigli e giudicato socialmente pericoloso, il giovane è stato recluso all’interno del carcere Beccaria, dove lo scorso sabato sera ha scatenato la rivolta: ennesimo sciagurato colpo di testa per cercare di essere all’altezza del suo mito, Renato Vallanzasca.

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Attacco Adinolfi – due arresti

15 settembre 2012
Torino – Le indagini hanno preso l’avvio dal furto di uno scooter condotte inizialmente dai carabinieri del Ros e hanno avuto l’impulso dopo che la Digos di Genova è entrata in possesso di filmati che ritraevano i due davanti a un bar del capoluogo ligure.
Sono due noti anarchici torinesi i sospetti attentatori di Roberto Adinolfi, 59 anni, amministratore dell’Ansaldo Nucleare, società del gruppo Ansaldo Energia, di proprietà di Finmeccanica, gambizzato a Genova il 7 maggio scorso. I due stavano per lasciare l’Italia.
Questa mattina si sono avvalsi della facoltà di non rispondere stamani nell’udienza di convalida davanti al gip Alessandra Bassi.
L’interrogatorio si è svolto nel carcere delle Vallette a Torino. Il giudice si è poi riservato la decisione, come da prassi. Il legale degli arrestati, Gian Mario Ramondini, non ha rilasciato nessuna dichiarazione all’uscita dell’udienza.

Solidarietà agli arrestati e ai perquisiti, Nicola e Alfredo liberi!

Da informa-azione: Un’operazione repressiva organizzata dalla procura di Genova in merito al ferimento dell’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, ha sguinzagliato ROS e Digos in diverse abitazioni e tratto in arresto due compagni anarchici torinesi, Alfredo e Nicola; Anna sarebbe indagata, ma non inprigionata. Le veline diffuse dai media di regime riportano di perquisizioni in corso a Torino, nel Cuneese, in provincia di Pistoia e a Bordighera.
Potendoci basare, per il momento, esclusivamente su quanto diffuso dalle veline delle questure e riportato dai media di regime, invitiamo chiunque avesse maggiori notizie su fermi e perquisizioni a scrivere alla mail del sito. Continua a leggere

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Rapina alla Tamoil

14 settembre 2012
Malnate (Va) – Rapina al distributore di viale Kennedy. Due rapinatori a bordo di una moto hanno rapinato la stazione di servizio Tamoil di Malnate poco dopo le 16 di oggi, venerdì 14 settembre.

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Rapina in un market

14 settembre 2012
Albissola Marina – Rapina a mano armata questo pomeriggio ai danni del supermercato “Gulliver” in via dei Ceramisti, nei pressi dell’Aurelia, ad Albissola Marina. Secondo la ricostruzione effettuata dai carabinieri un bandito è entrato nell’esercizio commerciale armato di pistola e ha minacciato uno dei dipendenti che si trovava alla cassa per poi colpirlo alla testa con la stessa arma. Al momento del colpo che ha fruttato all’incirca 300 euro l’uomo indossava un casco da moto. Con uno scooter si è allontanato col bottino. L’8 febbraio scorso il supermercato albissolese era già stato rapinato. In quel caso il bottino aveva fruttato a due ladri mille euro.

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Spaccata in un Apple Store

14 settembre 2012
Temecula (Usa) – Rapina spettacolare in California. Un gruppo di ladri ha sfondato la vetrina di un Apple Store con un suv, a Temecula. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso il colpo dall’inizio alla fine. Non tutto è andato liscio però: nel video, infatti, si vede il suv fare più volte retromarcia nel tentativo di uscire dal negozio. I ladri sono intrappolati. Alla fine riescono a fuggire ma la targa dell’auto resta impigliata all’ingresso.

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In fuga gettano i soldi dal finestrino

13 settembre 2012
Los Angeles – In rete il video con le immagini della fuga di 4 ladri, subito dopo la rapina a una filiale della Bank of America: i fuggitivi, inseguiti dalle volanti della polizia, gettano il denaro dai finestrini. L’inseguimento dura diversi minuti, alla fine i ladri restano bloccati, da altre macchine, in una strada in contromano vengono arrestati. Uno è riuscito a far perdere le proprie tracce

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Ladri buongustai

12 settembre 2012
Imola – Lunedì notte i carabinieri della stazione di Imola sono intervenuti in via Appia, a seguito di un furto avvenuto all’interno di un ristorante. I ladri si erano introdotti nel locale dopo aver scassinato una finestra esterna, rubando poi dalla cassa trecento euro in contanti. Oltre al denaro si sono anche appropriati di alcune bottiglie di vino di alta qualità. L’ammontare del danno è di circa mille euro. I militari stanno cercando indizi per risalire agli autori del colpo.

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Ladri negli uffici comunali

12 settembre 2012
Castrovillari – Nella nottata tra lunedì e martedì, qualcuno è entrato a Palazzo Calvosa, sede degli uffici comunali, ed ha rubato alcuni oggetti. L’accaduto è stato scoperto ieri mattina dagli uscieri all’apertura del portone d’ingresso dello stabile. Ancora non si è capito il movente perché chi è entrato ha rovistato tra le carte degli uffici, in particolare quelle del dirigente ai lavori pubblici e nell’ufficio Ici, ha rubato 345 euro in contanti dell’ufficio
anagrafe (incassi dovuti ai diritti di segreteria) chiusi in un armadietto con catenaccio, ha portato via computer portatile dall’ufficio ambiente, ha fatto danneggiamenti ad alcune attrezzature come armadietti, cassetti delle scrivanie, la macchina per il caffè al piano terra della sede comunale. I ladri sono entrati infrangendo un vetro di un balconcino che affaccia sul giardino a fianco del palazzo posto a sud di corso Garibaldi,  hanno messo a soqquadro diversi uffici, forzando i cassetti delle scrivanie, aprendo cassettiere e spargendo per terra documenti alla ricerca sicuramente di denaro. Immediatamente avvisati si sono recati sul posto il comandante dei vigili urbani e gli uomini della locale Compagnia Carabinieri per i rilievi, con il sindaco Domenico Lo Polito ed il vice , Carlo Sangineti. Questi ultimi hanno chiesto a tutti i dipendenti di fare un’attenta ricognizione per capire se era stato trafugato altro ed eventualmente comunicare ai Carabinieri, che stanno facendo le indagini, altri ammanchi. Sicuramente un episodio increscioso che non può essere definito come una semplice bravata in quanto hanno rovistato in tutti gli uffici e in quello dei lavori pubblici, quello del dirigente, hanno buttato tutto sotto sopra così come nell’ufficio Ici.

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Saccheggio di una banca durante un corteo in Cile

12 settembre 2012
Santiago, Cile – Migliaia di persone hanno partecipato alla manifestazione del 9 Settembre 2012 nel Santiago del Cile, 39 anni dopo il colpo di stato dell’11 Settembre 1973, che ha portato al potere il dittatore Pinochet. La marcia in memoria di tutte le persone cadute, uccise, e scomparse in seguito, è stata richiamata dalle associazioni dei parenti dei detenuti scomparsi ed associazioni per i diritti umani, mentre il punto di pre-concentrazione per i gruppi dei manifestanti provenienti da diverse aree politiche è stata la Plaza de Los Héroes / Piazza degli Eroi.
Poco dopo l’inizio della marcia, dei manifestanti incappucciati hanno cominciato i primi scontri. In via San Martin, è stato attaccato con pietre e vernice l’edificio appartenente al Ministero della Pubblica Istruzione, rompendo finestre e danneggiando parte degli interni. Inoltre, una molotov è stata lanciata al primo piano, causando un incendio che è stato spento dal personale del palazzo prima che si diffondesse.
I conflitti e gli attacchi ad i poliziotti sono continuati nella zona della vecchia stazione ferroviaria di Mapocho. In via Recoleta è avvenuto un attacco alla filiale della banca BCI, che è stata saccheggiata e parzialmente distrutta. E stato effettuato anche un tentativo di bruciarla, ma i carabinieri sono riusciti a spegnere le fiamme.
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Rapina perfetta

12 settembre 2012
San Giorgio – Forse parlare di «uomini d’oro» è un po’ eccessivo, ma certo non capita tutti i giorni, tantopiù a Savona, che un commando di cinque rapinatori si presenti in una banca in pieno centro – il Banco di San Giorgio di piazza Saffi, proprio davanti alla Prefettura – raduni clienti e impiegati, li rinchiuda nel locale caldaie (seminterrato) e poi proceda a forzare un po’ di cassette di sicurezza. Non solo: per entrare in banca, con pistole (vere o
finte che fossero) e mascheramenti vari, i cinque non sono passati dalla «bussola» dotata di metal detector, ma hanno scelto un’altra strada: un buco nel muro che separa i sotterranei della banca dalle cantine del palazzo, accessibile dal portone al civico 5 di piazza Saffi. Il tutto in pieno giorno, all’ insaputa degli abitanti del palazzo e dello stesso proprietario delle cantine (che sono private e non condominiali).Un colpo singolare ma sicuramente opera
di professionisti: una volta dentro i locali della banca i cinque rapinatori hanno indossato le maschere di Carnevale che avevano con sè e hanno spianato le armi. Erano all’incirca le 16,30. Poi hanno ordinato agli impiegati e ai clienti di scendere nel caveau, dove li hanno rinchiusi nel locale caldaie. Qui hanno lavorato con una certa tranquillità forzando sette cassette di sicurezza. L’entità del bottino è in via di accertamento anche perché occorre contattare tutti i proprietari e stilare, con la loro collaborazione, un inventario degli oggetti e dei valori trafugati. Poi, soddisfatti di quanto trovato, i banditi si sono dileguati. Come e in che direzione lo diranno le indagini.

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Furto con spaccata

9 settembre 2012
San Marino – Altro furto con spaccata, questa volta a Rovereta in strada dei Paceri ai danni di un negozio di prodotti naturali / Natural Shop e Bar Incontro, furti con troppe analogie: la banda potrebbe essere la stessa. Spaccano la vetrina di ingresso con la macchina, non si preoccupano dei testimoni e se ne vanno con un magro bottino. Il furto per le caratteristiche assomiglia a quello perpetrato nei confronti del bar Incontro di Serravalle in prima serata (circa alle 22) il 31 agosto scorso. I ladri per spaccare la porta di ingresso in vetro hanno usato il coperchio in ghisa di un chiusino delle fognature, si sono introdotti all’interno, hanno prelevato tre macchinette del video poker e sono fuggiti. La modalità di accesso dentro il locale, il mancato timore di essere sentiti o osservati (anche al Bar Incontro c’è la presenza di un testimone) l’orario in cui i furti sono avvenuti e la consapevolezza del magro bottino (anche al Natural Shop il furto non può aver fruttato una cifra più alta di mille euro), sono quattro caratteristiche che potrebbero collegare i due episodi.

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300euro di parmigiano

7 settembre 2012
Parma – Nella serata di giovedì i militari della compagnia carabinieri di Parma hanno tratto in arresto due donne nomadi per il reato di furto aggravato commesso ai danni di un supermercato del centro Torri. Le due, provenienti da Reggio Emilia, con al seguito dei bambini piccoli, tramite uno stratagemma consistito nel dotarsi di un pantalone con delle enormi tasche indossato sotto l’abituale vestito da donna a falde larghe e lungo fino alle caviglie, hanno asportato 14 “punte” di parmigiano reggiano, per un valore di circa 300 euro, procedendo poi ad uscire indisturbate dalla struttura. La vigilanza interna, tuttavia, seguendo i movimenti sospetti delle due, tramite l’impianto di videosorveglianza, ha subito richiesto l’intervento dei militari e dopo poco la pattuglia ha intercettato le donne all’uscita del centro commerciale. La successiva perquisizione negli uffici della sede e la visione delle immagini hanno poi permesso di riscontrare le modalità del furto. Le due donne (una del 1976 e l’altra del 1991) sono state dichiarate in stato di arresto. I minori sono stati successivamente affidati ai coniugi delle due mentre le mogli sono state trattenute in camera di sicurezza per il processo per direttissima disposto per la giornata odierna. Entrambe saranno infine, proposte per l’emissione del foglio di via obbligatorio da Parma . Le due donne questa mattina sono state condotte presso il tribunale di Parma per essere processate per direttissima. Entrambe hanno patteggiato tre mesi di reclusione. La pena è stata sospesa e le imputate, incensurate, sono state rimesse in libertà.

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Macchinetta cambia-monete

07 settembre 2012
Parma – Agenti delle Volanti della questura di Parma hanno arrestato un cittadino marocchino con l’accusa di tentata rapina impropria. L’uomo aveva cercato di manomettere, attraverso un dispositivo elettronico azionato da due pile, una macchinetta cambia monte nel bar L’Antico di San Prospero. In pratica, attraverso l’utilizzo del marchingegno, il flusso di uscita dei soldi non si fermava e l’incasso era continuo. Scoperto dal titolare del bar il ladro fugge. Scatta l’inseguimento a cui si aggiungono anche i poliziotti che alla fine bloccano l’uomo trovandogli addosso diverse monte e ben 400 euro in contanti. Dagli accertamenti è risultata a suo carico una madeseima denuncia ad Arezzo. Il marocchino ha confessato di avere acquistato il dispositivo a Milano da un venditore cinese.
In un’altra operazione le Volanti hanno fermato nei pressi del ponte delle Nazioni una macchina sospetta con a bordo due giovani moldavi risultati senza permesso di soggiorno. Sull’auto sono stati trovati diversi attrezzi da scasso e i due sono stati denunciati. La polizia presume che l’attrezzatura possa essere servita per i numerosi furti di bici nei garage.

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