Allarme furti a Parma

5 settembre 2012
Parma – Ancora un’ondata di furti in abitazioni e attività commerciali tra la giornata di ieri e la notte appena passata. In via Emilia Ovest 41 i ladri si sono introdotti nelle cantine di uno stabile e hanno rubato una bici da corsa da 3mila euro e una bici da passeggio.
Colpo anche in un appartamento in via Pini 8. I ladri hanno raggiunto il balcone arrampicandosi sulle grondaie e sui tubi del gas, si sono introdotti in casa e hanno scassinato una cassaforte. Bottino di 2500 euro in contanti e in gioielli.
Sempre in via Pini nella notte preso di mira il ristorante Pentola magica. I ladri hanno spaccato una vetrata e hanno sottratto 150 euro di fondo cassa.
In via Ugozzolo 55 i ladri hanno tentato di forzare una finestra, ma sono fuggiti senza rubare nulla.

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Colpita dinuovo Equitalia!

4 settembre 2012
Nuoro – Una rapina a mano armata è stata compiuta questa mattina nella sede di Equitalia a Nuoro. Due persone, armate e con il volto coperto, hanno fatto irruzione nell’agenzia, minacciando gli impiegati, tenuti in ostaggio insieme ad altre due persone presenti in quel momento nel locali. Dopo essersi fatti aprire la cassaforte, sono scappati con un bottino di circa 30 mila euro. Due degli ostaggi sarebbero stati colti da malore.

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Lindsay Lohan accusata dinuovo di furto

29 agosto 2012
Los Angeles – Lindsay Lohan è ancora nei guai. La bella attrice statunitense è accusata di avere rubato dei gioielli e occhiali da sole per un valore di circa 100 mila dollari, durante un vip party organizzato dall’investitore Sam Magid a Los Angeles. Alla festa esclusiva erano presenti tante star e personaggi famosi. Magid avrebbe ritirato la denuncia ed è giunta anche una smentita, ma l’indagine della polizia continua grazie ad ulteriori testimonianze.

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Tasos Theofilou, anarchico arrestato con l’accusa di omicidio e rapina

27 agosto 2012
Atene – Tasos Theofilou è stato arrestato ad Atene accusato di aver rapinato una banca nell’Isola Paros il 18 agosto 2012, dove un uomo è stato ucciso nel tentativo di fermare i rapinatori. Dichiara di essere anarchico.
Ha negato di avere qualcosa a che fare con la rapina e l’omicido a Paros. Annuncia che non era nemmeno sull’isola quel giorno. È anche accusato di esser eparte dell’organizzazione “Cospirazione delle Cellule di Fuoco” e di aver dato vita ad azioni terroristiche.
Tutte le accuse sono basate soltanto sulla prova del DNA. il DNA non rende un risultato sicuro al 100% com’è stato puntualizzato dagli scienziati. Il suo avvocato, Spiros Fitrakis, ha annunciato da mercoledì che il suo cliente rifiuta ogni accusa, e contesta pure il modo in cui è stato preso il DNA, attraverso il quale è stato identificato come il perpetratore nel caso di Paros.
È da notare come i mezzi-spia collaboratori abbiano già mostrato foto di lui sin dal primo giorno e l’abbiano condannato addirittura prima che ci fosse un processo.

Vorremmo esprimere la nostra solidarietà al compagno anarchico Tasos Theofilou.

ActForFreedomNow

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Ucciso per poche monete

25 agosto 2012
Anzio – Stava forzando dei distributori all’interno dell’ospedale di Anzio quando ha fatto scattare il sistema d’allarme e l’intervento dei vigilanti. Ha tentato la fuga, correndo via ma un vigilante l’ha inseguito. Durante la rincorsa è stato esploso un colpo che ha raggiunto il ladro. E’ morto così il 48enne. Fatale per lui la pallottola che l’ha colpito al torace. Sulla vicenda indaga la polizia.
Il vigilante è stato interrogato dalle forze dell’ordine e avrebbe parlato di un colpo partito accidentalmente. Secondo una prima ricostruzione, l’allarme scattato in un padiglione del plesso ospedaliero, avrebbe determinato l’immediato intervento del personale di vigilanza che ha sorpreso un 48 enne italiano intento a forzare alcuni distributori automatici di bevande.
Il vigilante intervenuto ha esploso un colpo d’arma da fuoco che ha colpito il ladro, deceduto poco dopo. Il personale della Polizia Scientifica della Questura di Roma sta effettuando dei rilievi sul luogo del ferimento e l’esame dell’arma in possesso del vigilante. Al termine degli accertamenti nei confronti della guardia giurata è stato disposto il provvedimento di arresto, e attualmente l’uomo si trova in Procura a Velletri per l’interrogatorio di garanzia e per attribuire le esatte responsabilità.

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Derubato calciatore Lucarelli

17 agosto 2012
Livorno – Amara sorpresa per il giocatore del Parma Alessandro Lucarelli. Mentre si trovava al mare con la famiglia, i ladri sono entrati alla vigilia di Ferragosto nella sua villa di Livorno svaligiandola. I ladri hanno scassinato la cassaforte e portato via contanti e gioielli agendo indisturbati. Nella stessa zona sono state colpite altre quattro abitazioni. E’ la seconda volta che la famiglia Lucarelli viene derubata.
Quello avvenuto nella villa del difensore del Parma non è l’unico episodio. A Livorno, nella notte di Ferragosto, sono stati operati furti in serie nelle abitazioni della collina di Montenero. Il bottino complessivo è di svariate migliaia di euro.
I colpi, almeno cinque, sono stati messi a segno più o meno alla stessa ora, in una porzione circoscritta della zona collinare e con le stesse modalità. Circostanze che fanno ritenere agli inquirenti che ad agire possa esser stata una banda di ladri che conoscevano bene il territorio per averlo precedentemente studiato a fondo.
Alessandro Lucarelli è già stata vittima di un furto. Nel novembre scorso, a Parma, gli vennero sottratte nella notte due automobili, tra cui un Suv di grossa cilindrata poi ritrovato. In quel caso i ladri vennero arrestati pochi giorni dopo.

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Furto nella villa del Pm Piero Grassi

29 luglio 2012
Palermo – Raid nella villa del procuratore nazionale antimafia Piero Grasso. Alcuni ladri l’ altra notte si sono introdotti nella casa del magistrato che si trova nel quartiere di Partanna a Palermo. In questo periodo però l’ abitazione è in ristrutturazione e per questo non è abitata dal procuratore antimafia. A dare l’ allarme è stata una telefonata al 113 dei vicini di casa di Grasso insospettiti da alcuni rumori che provenivano dalla villa. Al loro arrivo sul posto i poliziotti hanno trovato la casa completamente a soqquadro: da un primo accertamento pare però che non sia stato portato via nulla. Il colpo sarebbe stato messo a segno da almeno due persone che sono state viste allontanarsi dalla villa appena gli agenti sono arrivati sul posto. È difficile però stabilire se vi fossero altri complici ad aspettarli fuori. Così come è difficile sapere se i ladri fossero davvero a conoscenza di chi fosse il padrone di casa. Per sicurezza gli investigatori hanno richiesto l’ intervento degli artificieri che hanno ispezionato la casa senza trovare però ordigni.

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Conflitto a fuoco con la polizia

28 luglio 2012
Brindisi – Conflitto a fuoco questo pomeriggio tra una banda di rapinatori e alcuni agenti della Polizia in un distributore di carburanti, la Menga Petroli, sulla strada tra Cellino San Marco e San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi. Due rapinatori sono rimasti feriti, il primo di striscio a un polpaccio da un proiettile, il secondo a un gluteo probabilmente nel tentativo di fuga. Intorno alle 14,15 tre persone sono giunte nel distributore a bordo di una Fiat Uno rossa, poi risultata rubata il 24 luglio scorso a Guagnano, in provincia di Lecce. Qui due di loro sono scesi dalla vettura. Indossavano passamontagna e guanti ed erano armati di una pistola calibro 7,65 e di una 6,35. Quindi si sono diretti verso un addetto della stazione di servizio. Nell’area si trovavano gia’ alcuni agenti della Squadra Mobile della Questura di Brindisi, che evidentemente tenevano sotto controllo quel distributore all’ora di chiusura quando sono piu’ probabili i raid delle bande di rapinatori. Dopo il tentativo di intimare l”alt polizia’, e’ nato un conflitto a fuoco. Gli agenti hanno esploso dei colpi in aria e in direzione dell’auto colpendo di striscio uno dei rapinatori. Un proiettile ha raggiunto una delle ruote della vettura. Anche i rapinatori hanno sparato dei colpi ma senza intenzione di colpire.
I tre banditi, risaliti a bordo, hanno tentato di fuggire ma l’auto si e’ fermata nella campagna vicina sotto un albero di ulivo. I tre uomini hanno tentato la fuga a piedi ma sono stati arrestati in flagranza. Si tratta di M.P., 35 anni, L.G., 33, e S.E., 34, tutti pregiudicati di Cellino San Marco. Devono rispondere di tentata rapina aggravata, ricettazione e porto e detenzione illegale di armi. S.E. e’ stato colpito di striscio a un polpaccio mentre L.G. ha riportato una ferita al gluteo, ancora non e’ chiaro se a causa di un proiettile oppure nel successivo tentativo di fuga nelle campagne. Sono entrambi ricoverati ma le loro condizioni non sono gravi. Puntavano a un bottino di qualche migliaia di euro.

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Disperato, gli viene un infarto all’arrivo dei carabinieri

28 luglio 2012
Roma – Voleva che sembrasse una bomba, e in parte ci è riuscito. Solo che il finale della storia non era quello che aveva sperato un uomo romano di 54 anni che sabato mattina è entrato nell’ufficio spostale di via Togliatti a Roma con l’idea di fare una rapina. La sua “azione” però è stata interrotta da un infarto. L’uomo, un pregiudicato, è entrato nell’ufficio gremito di gente, è facendosi largo ha iniziato a dire: «Ho tre figli e sono disperato», aggiungendo, «Non sono qui per aprire un conto. Datemi tutti i soldi che avete o vi faccio saltare in aria», poggiando sul tavolo un manufatto di colore nero, un groviglio di cavi elettrici simile ad una bomba da mortaio. Nel panico che è seguito il direttore dello sportello è riuscito a dare l’allarme ai carabinieri della vicina Stazione Tiburtino III, che in pochi istanti sono intervenuti nell’ufficio postale, arrestandolo. «È tutto uno scherzo» ha ripetuto il pregiudicato. La bomba era una fedele riproduzione assolutamente incapace di offendere per assenza di esplosivo. Pochi istanti dopo, altro colpo di scena: l’uomo è stato colto da un malore, un forte dolore al petto, ed è stato immediatamente trasportato all’ospedale Sandro Pertini dagli stessi carabinieri che lo avevano preso in custodia. L’uomo, colpito da infarto, è stato dapprima rianimato, poi sottoposto ad un intervento chirurgico d’urgenza. Alla fine, il 54enne se la caverà con qualche giorno di ricovero. Una volta rimesso in salute, però, dovrà comunque rispondere di tentata rapina, procurato allarme ed interruzione di pubblico servizio.

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Sbucano dal piano inferiore

28 luglio 2012
Biumo (Va) – L’agenzia della Ubi banca di via dei Mille a Biumo Inferiore è stata teatro di una rapina nel pomeriggio di venerdì. Sono in corso le indagini da parte della Polizia. Secondo la ricostruzione effettuata dalle forze dell’ordine, anche ascoltando i testimoni, pare che quattro rapinatori, incappucciati, siano sbucati al piano inferiore della banca, tra le sale dell’archivio e il locale che custodisce la cassaforte, ordinando ad un impiegato di aprire il caveau e consegnare il denaro. La rapina è avvenuta poco dopo la chiusura delle 16 e, per le modalità con cui è avvenuta, pare evidente che i banditi la preparassero da tempo. Troppa attenzione ai dettagli e una lunga preparazione fanno supporre che i rapinatori lavorassero da giorni per aprirsi un varco forzando una porta, una grata e poi una piccola finestra. Particolari confermati anche da Alessandra Cellini, la proprietaria del negozio di fiori che confina con la banca: “Forse era già una settimana che lavorano da sotto il palazzo, nell’intercapedine che gira tutt’intorno. Ieri verso le 16 quando la banca era chiusa ma i dipendenti erano dentro, hanno fatto irruzione, quindi sono scappati sempre dai sotterranei, sbucando dalle cantine che danno sul retro del mio negozio. Lì c’è un cancello che di solito è chiuso e che invece ieri era aperto e risale sulla via dei Mille proprio accanto alla parrucchiera”.
A quanto pare uno solo dei banditi era armato, ma non c’è stato nessuna aggressione ai nove impiegati presenti in quel momento nella banca. Il “blitz” è durato solo pochi minuti. Poi i quattro, come si diceva, sono fuggiti. A fare il palo forse un complice in scooter, che si è allontanato senza lasciare traccia. Sull’accaduto indaga la Polizia di Stato. Secondo le prime indiscrezioni trapelate il bottino potrebbe essere consistente, tra i 50 e i 70mila euro e sembra che l’arma utilizzata fosse in realtà una pistola giocattolo, poi ritrovata su uno dei banconi che arredano la banca.

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Rapina da 80mila euro

27 luglio 2012
Sassari – Una rapina è stata compiuta nel primo pomeriggio di ieri a Sassari nella filiale della Unipol Banca, in via Antonio Giagu, nel quartiere di Carbonazzi. Due uomini, armati di pistola, hanno fatto irruzione nella banca e sotto la minaccia delle armi si sono fatti consegnare circa 80 mila euro. Poi hanno immobilizzato e legato i cinque dipendenti e alcuni clienti presenti all’interno in quel momento. I due rapinatori, secondo le prime testimonianze giovanissimi, sono poi fuggiti a piedi facendo perdere le loro tracce. E’ probabile che un complice li attendesse nei pressi della banca a bordo di un’auto.

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Colpita dinuovo Equitalia

27 luglio 2012
Nuoro – Una rapina e’ stata compiuta questa mattina, dopo le 8, nella sede di Equitalia, in via Aosta a Nuoro. Due rapinatori con il viso parzialmente coperto da grossi occhiali, e dell’apparente eta’ fra 25-30 anni, sono entrati nel locale ed armati di pistola, forse giocattolo, hanno intimato di consegnare il denaro, circa ventimila euro, e sono poi fuggiti.
Sul fatto indagano i carabinieri del Comando di Nuoro che stanno vagliando le immagini riprese dal sistema di videosorveglianza. Lo stesso ufficio era stato gia’ preso di mira dai ladri nel 2011 (bottino 35 mila euro) ed in precedenza.

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Turismo in banca

27 luglio 2012
Bologna – Sembravano turisti in giro per l’Emilia-Romagna a bordo di un camper, peccato fossero rapinatori seriali in trasferta che in poco più di quattro mesi, secondo i carabinieri, hanno messo a segno sette rapine tra le province di Bologna e Modena. Le banche erano il loro obiettivo preferito e, proprio durante un colpo in un ufficio di credito di Modena, il 25 novembre, erano stati arrestati tre dei cinque componenti della banda, composta da siciliani. Da lì sono partite le indagini dei carabinieri per ricostruire l’attività del gruppo, pronto a lunghi viaggi da Palermo a Bologna: colpivano nei giorni infrasettimanali per poi fare rientro in Sicilia nel weekend. Il tour dei quattro però è finito ai domiciliari e con loro anche una donna, residente a San Giovanni in Persiceto che aveva il ruolo di autista. C’era lei alla guida quel 25 novembre e pare avrebbe fatto anche i sopralluoghi nelle banche da ripulire.
Nella sua abitazione sono stati ritrovati 20 mila degli oltre 120 mila euro recuperati dai militari: in tutto la banda era riuscita a mettere da parte un tesoro da 400 mila euro. Le rapine erano anticipate da una fase di studio per capire se le casse fossero piene. In alcuni casi i rapinatori avrebbero finto di essere degli investitori, prendendo appuntamenti con i consulenti e con i direttori delle banche. Uno è laureato in economia e commercio con 110 e lode ed è un grande esperto di software utilizzati dagli istituti di credito, avendoci lavorato in passato. Il giorno della rapina la banda veniva noleggiato un veicolo per passare inosservati. Uno di loro entrava in banca mentre gli altri lo seguivano mascherati con occhiali, parrucche o cappellini da baseball. Una volta dentro, immobilizzavano impiegati e clienti, non agivano armati, e legavano i polsi alle persone con delle fascette di plastica. Da «gentiluomini» avvertivano: «State calmi, fate come vi diciamo e non vi succederà niente». L’unico a rimanere libero era l’impiegato con i codici per aprire le casseforti. Le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza delle banche sono state fondamentali per identificarli. Tra le banche colpite anche una di Maranello, vicina alla fabbrica della Ferrari. A tingere di buoni sentimenti questa «storia criminale» anche un episodio curioso: uno dei rapinatori, dopo una delle rapine, contattò l’impiegata contro la quale si era scagliato per chiederle scusa.

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Attenzione al fuoco!

27 Luglio 2012
Perth (Australia) – Immagini “spettacolari” ci arrivano dalla città di Perth, in Australia, dove alcuni uomini cercano di rapinare un bancomat usando del gas acetilene. Ma qualcosa va storto: si accende una grande fiamma che travolge uno dei rapinatori e il furto fallisce miseramente.

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Ragazzini poco attenti

27 luglio 2012
Torino – Cinque ragazzini di età compresa tra i 14 e i 16 anni, responsabili della ricettazione di una moto, sono stati denunciati dalla Polizia che è giunta a loro grazie ad un episodio alquanto singolare: il motociclo rimane senza benzina e il giovane conducente decide di posteggiarlo nell’area riservata alle auto del Commissariato San Donato sotto l’obiettivo delle telecamere di sorveglianza. Gli agenti, visionate le immagini registrate, che ritraevano tra l’altro i minori affaccendati nel far ripartire la moto, che poi veniva spostata a braccia in contromano, sono riusciti poco dopo ad individuare il gruppetto nei giardinetti poco distanti ancora affaticati e con tanto di caschi al seguito. I giovani, tutti incensurati, quando sono stati affidati ai genitori hanno ammesso ogni addebito dicendo che utilizzavano la moto a turno per andare in piscina con le fidanzatine, svago meritato, secondo loro, essendo stati tutti quanti promossi a scuola. Il veicolo è già stato riconsegnato al proprietario.

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