I segreti del Vaticano

19 maggio 2012
Città del Vaticano – La pubblicazione di documenti riservati della Santa Sede ”assume chiaramente i caratteri di un atto criminoso”. Il Vaticano annuncia con una nota che, dopo l’uscita del libro di Gianluigi Nuzzi ”Sua Santita”’, ”compira’ i passi opportuni, affinche’ gli attori del furto, della ricettazione e della divulgazione di notizie segrete, nonche’ dell’uso anche commerciale di documenti privati, illegittimamente appresi e detenuti, rispondano dei loro atti davanti alla giustizia”.
Vaticano al contrattacco dopo a pubblicazione di vari documenti riservati della Santa Sede e, nel nuovo libro di Gianluigi Nuzzi «Sua Santità», anche di lettere private scritte al Papa e al suo segretario particolare. Si tratta di un «atto criminoso», si legge oggi in una durissima nota della sala stampa vaticana, e il Vaticano si rivolgerà alla giustizia affinchè gli autori «del furto, della ricettazione e della divulgazione di notizie segrete, nonchè dell’uso commerciale di documenti privati, illegittimamente appresi o detenuti, rispondano dei loro atti». A far esplodere una carica che covava da tempo, dopo lo stillicidio dei ‘Vatileaks’, è stata oggi l’uscita del libro di Nuzzi, che contiene una serie di incartamenti riservati del Vaticano, di lettere inviate all’appartamento papale, su vicende di cui si è molto parlato, dal caso Boffo alla rimozione di Viganò, fino a testi scritti dal presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi su temi fiscali, note su cene private tra il Papa e il presidente Napolitano, questioni come l’atteggiamento da tenere sul sequestro Orlandi. Continua a leggere

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Espropriato un supermercato a Salonicco

18 maggio 2012
Testo diffuso durante un esproprio di un supermercato

Non elemosiniamo briciole da nessun padrone. Viviamo in una realtà piena di diseguaglianze. Alcuni si chiedono cosa gettare dai frigoriferi pieni, e altri cercano cibo nei cassonetti. Altri si prendono cura di una carriera con alti salari, altri inseguono giornalmente una paga per sopravvivere. Altri si interrogano sui modi di esercitare i propri diritti civili mentre altri non hanno assolutamente alcun diritto legale. I bilanci sviluppati per la conservazione di questa realtà, per come è, sono deboli; e noi colpiremo proprio lì.
I prodotti espropriati dal supermercato non mancheranno a nessuno come beni di consumo; essi mancheranno soltanto ai negozi dei padroni come profitti. Piuttosto che implorare un padrone o qualche paga malpagata al suo servizio, preferiamo prenderci i beni senza pagarli, sennò non potremmo ottenere i beni di base. Infatti, per un po’ rompiamo questo circolo di schiavitù, utilizzando qualche ora della nostra giornata per far qualcosa di più costruttivo.
La guerra infuria. Non abbiamo bisogno di dichiararne una. C’è bisogno di organizzarsi, difendersi dall’attacco dei padroni trovando i modi per colpirli. Lontani dallo stereotipo che ci ritrae come moderni Robin Hood, e senza voler essere alcuna avanguardia, abbiamo voluto condividere motivi e prospettive. Azioni come questa sono un modo ma non la fine di per sé. Non ci accontentiamo semplicemente di avere intorno dei padroni a cui rubare o chiedere elemosina, o di vivere della loro spazzatura. Desideriamo essere responsabili per noi stessi e per le nostre relazioni, e non vogliamo nessuno sopra di noi che ci fornisca le cose.
Una scommessa aperta che può avere un prezzo…
Visto che abbiamo scelto di agire cosi, non dimentichiamo i compagni di Larissa in attesa di processo per favoreggiamento di rapina, punibile con una condanna da 5 a 20 anni, per un’azione a febbraio 2009, come quella fatta oggi (18 maggio) da noi.
Né dimentichiamo il compagno Rami Syrianos, imprigionato a causa dell’esproprio di denaro da un’asta ODDY di beni confiscati, ODDY gioca il ruolo di portavoce statale vedendo auto confiscate alla gente a causa di debiti. Il suo processo è stato programmato per il 21 maggio. Nella prigione di Nigrita, dove ora si trova, Rami è stato bersagliato dall’autorità carceraria a causa della sua partecipazione alle lotte dei prigionieri e della sua opposizione alla perquisizione corporale. Un regime speciale di isolamento gli è stato imposto, cosi sta passando il periodo più lungo di isolamento in questa prigione, da solo nelle celle per i nuovi arrivati. Dal 15 maggio è in sciopero della fame richiedendo la fine di questo regime e il trasferimento in un’altra prigione. Noi siamo dalla sua parte.
… Ma comunque una scommessa che vale la pena vincere.

Tratto da Culmine

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Raffica di furti nei supermercati di Ferrara

18 maggio 2012
Ferrara – Furti nei supermercati in aumento nelle ultime settimane. Un fenomeno confermato dalle forze dell’ordine, che ieri pomeriggio hanno intensificato l’attività.
Gli agenti delle Volanti infatti hanno sventato tre taccheggi nel giro di poche ore. Alle 20 una ragazza di origine romena di 21 anni è stata denunciata per furto ai danni del supermercato “Interspar” del Darsena city. La ragazza, uscendo senza spesa dalle casse, ha fatto scattare l’allarme. La donna, secondo gli agenti, avrebbe rubato quasi cento euro di prodotti, tra alimentari e cosmetici nascosti nella borsetta.
Mezz’ora dopo, alle 20 e 30, le Volanti si sono spostate all’Ipercoop “Il castello”, dentro il supermercato, dove un giovane di 29 anni originario di Varese aveva pagato 7 euro alle casse della spesa e via. Gli agenti però gli hanno contestato il furto perché il carrello della spesa trasbordava di merce, per un valore complessivo di quasi 240 euro. Sempre al centro commerciale, poco dopo le 17 sempre di ieri, tre giovani di 25 anni di origine romena sono stati bloccati dalla guardia giurata mentre cercavano di rubare una bici parcheggiata fuori dalle porte del centro commerciale. Anche loro sono stati indagati per furto.

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Rapina in banca

18 maggio 2012
Copparo (Fe) – Questo pomeriggio a Copparo si è consumata una rapina a mano armata. Erano da poco passate le 15 quando tre uomini con il passamontagna, secondo i testimoni uno aveva dall’accento pugliese, sono entrati nella filiale dei Monte dei Paschi di Siena di piazza del Popolo. Uno era armato di cutter e dopo aver fatto sdraiare a terra i dipendenti e i clienti, i tre hanno preso dai 20 ai 30 mila euro e sono scappati a bordo di un’Alfa 147 probabilmente rubata. I carabinieri di Copparo hanno trovato l’auto abbandonata poco distante dalla piazza, e ora i tre sono ricercati. Nessun ferito nel corso della rapina.

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Banconote marcate

18 maggio 2012
Ferrara – Avrebbe rubato dalla cassa dell’azienda più di 2000 euro il giovane dipendente di una concessionaria di Cento, arrestato questa mattina dai carabinieri. Il titolare dell’autosalone, che aveva annessa anche un’officina, una settimana fa si era accorto che dalla cassa mancavano 2000 euro. Così è scattata la denuncia ai carabinieri.
I militari, vestiti in borghese, durante la settimana appena trascorsa si sono finti acquirenti di auto o clienti dell’officina, per cercare di rintracciare il presunto ladro. Questa mattina, un giovane dipendente di 26 anni originario del bolognese è stato visto entrare nell’ufficio del titolare. I carabinieri l’hanno fermato all’uscita e gli hanno trovato addosso 170 euro in banconote marcate proprio dai militari durante la settimana. Il giovane ha così restituito i soldi ed è stato accompagnato in carcere dove l’autorità giudiziaria lo ha rimesso in libertà perché risultava incensurato.

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Impronte digitali

18 maggio 2012
Mazzano (Bs) – Tutta colpa del pollice. L’impronta rilevata sullo specchietto retrovisore di una Punto rubata il 14 ottobre 2011 in zona Lamarmora, in città, ha consentito ai carabinieri di risalire all’autore della rapina al supermercato Conad di Offanengo, nel Cremonese. Si tratta di un 39enne già noto alle forze dell’ordine, arrestato a Mazzano. Assieme ad un complice non ancora identificato si era intascato 7.700 euro dopo un’incursione con maschere e pistole nel supermercato, svuotando le casse. Dopo la rapina, i due avevano abbandonato l’auto lasciando un’unica, ma fondamentale, traccia.

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Torno subito!

17 maggio 2012
Ferrara – Lo hanno ingannato facendosi vedere molti monili d’oro e alcuni orologi di valore e con la scusa che dovevano scegliere regali preziosi per le loro fidanzate lo hanno dapprima distratto e poi ingannato tanto che uno di loro, con la scusa di andare a cercare la carta di credito in auto, è scomparso con i monili d’oro per un valore di 10mila euro. Il furto ai danni di una gioielleria di Ferrara, in via Carlo Mayer, è stato consumato ieri pomeriggio, verso le 19. Poco prima della chiusura del negozio due uomini, uno di loro è un romeno di 41 anni, sono entrati nel negozio e hanno chiesto di poter visionare fra gli oggetti più preziosi. Alla richiesta del gioielliere come intendessero pagare gli oggetti selezionati i due hanno sfoderato un rotolo consistente di banconote del taglio di 50 euro.  Il pagamento in contanti tuttavia può essere fatto, con le nuove disposizioni del Governo, solo fino a mille euro.
Oltre quella somma infatti gli acquisti devono essere documentati. Così uno dei due ladri, con la scusa di andare in auto e prendere la carta di credito, in un momento di distrazione del titolare della gioielleria, se l’è svignata con un sacchetto con all’interno 250 grammi di monili d’oro. Un atteggiamento che ha insospettito il negoziante che ha immediatamente bloccato la porta di uscita per fermare l’altro uomo ancora rimasto all’interno del negozio, il complice, e poi ha chiamato la polizia. Una volante in zona è riuscita a raggiungere la gioielleria in men che non si dica. Pochi minuti dopo una seconda voltante è giunta sul posto per dare supporto. Il 41enne romeno non ha opposto resistenza ed è stato arrestato per furto aggravato, era già noto per reati contro il patrimonio e aveva usato anche diversi alias. Del fuggiasco invece si sono perse le tracce.

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Tenta rapina violando gli arresti domiciliari

15 Maggio 2012
Rimini – Un 41enne originario di Catania è stato arrestato lunedì sera dalla Squadra Mobile di Rimini per il reato di evasione. L’uomo è inoltre il sospettato principale di una tentata rapina al supermercato Conad Margherita in Via Dario Campana. Alle 16 di ieri un uomo, con il volto travisato da un passamontagna, è entrato nell’esercizio, minacciando la cassiera con un taglierino e intimandole di consegnargli il denaro. Le urla della donna hanno richiamato l’attenzione di un magazziniere, che con il suo intervento ha fatto desistere dai suoi propositi il rapinatore, fuggito verso via Flori. Indossava una maglia azzurra e dei jeans. Grazie alle testimonianze di alcuni passanti, la Polizia ha individuato nel 41enne catanese il principale indiziato, ricercato per tutto il pomeriggio. Alla fine è stato sorpreso alle 19.30 mentre rincasava a bordo della sua automobile. L’uomo aveva violato le disposizioni degli arresti domiciliari a cui era sottoposto per precedenti vicende giudiziarie riguardanti rapine e spaccio di droga. In mattinata è stato processato per direttissima. Per la prima volta a Rimini è stato applicato il recente decreto “Svuota carceri” approvato dal governo Monti. Condotto ieri sera in Questura per le formalità di rito, il 41enne è stato poi riportato a casa, senza trascorrere la notte prima del processo nelle camere di sicurezza.

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Muore in carcere dopo 40gg di sciopero della fame

14 maggio 2012
Lecce – Qualche furto, alcune rapine, piccoli reati che metteva in atto soprattutto per assicurarsi la sopravvivenza nel Paese dove era giunto, dalla Romania, per avere un futuro migliore: per questo era stato condannato, per un cumulo di pene, a 18 anni di reclusione. Un cumulo di pena pesante, che Pop Virgil Cristria, di 38 anni, riteneva insopportabile e per questo a fine marzo ha cominciato nel carcere di Lecce uno sciopero della fame, proclamandosi innocente. Ma la resistenza di Cristria non è stata pari alla sua affermazione di innocenza e alla sua voglia di libertà e nella notte tra sabato e domenica è morto nell’ospedale di Lecce dove era stato trasferito quattro giorni fa dopo che i medici dell’istituto di pena avevano segnalato la gravità della situazione. Il magistrato di turno, il sostituto procuratore Carmen Ruggiero, ha aperto un’inchiesta, disponendo il sequestro delle cartelle cliniche e della documentazione sanitaria che si trova in carcere. Il medico legale Ermenegildo Colosimo farà l’esame autoptico domani.
Pop Virgil Cristria era stato drastico nella sua decisione: non toccava neanche una briciola di pane: «Il magistrato – ripeteva in modo ossessivo – mi deve ascoltare e lui mi deve liberare». Poco prima di essere ricoverato in ospedale, mentre era nell’infermeria del carcere «ha preso l’ago della flebo che gli era stata somministrata per tentare di dargli un pò di forze e se lo è strappato dal braccio», racconta il dott.Sandro Rima, dirigente sanitario della casa circondariale del capoluogo salentino. «Ogni giorno – aggiunge il dott.Rima – veniva visitato da un medico, da uno psicologo e da uno psichiatra. Abbiamo tentato tutti di dissuaderlo, ma inutilmente. E l’ultima volta si è anche sfilato l’ago della flebo. Era intenzionato a continuare nella sua protesta fino in fondo». Continua a leggere

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Colpo perfetto da milioni di euro

14 maggio 2012
Milano – Un colpo grosso è stato messo a segno ai danni della nota famiglia di orafi Buccellati, che sono stati derubati di un trolley con milioni di euro in oggetti preziosi. In un primo momento si era parlato di una decina di milioni. Poi la stessa Buccellati Holding nel pomeriggio ha fatto sapere che dopo le verifiche dei valori sottratti il danno è enormemente inferiore. Il fatto è avvenuto ieri sera alle 21, in pieno centro, ma è stato riferito solo stamani. Vittima del furto è Rosa Maria Buccellati, di 52 anni, moglie del presidente della società ( gioielleria in via Montenapoleone), Gianmaria Buccellati. La donna stava rientrando a casa a bordo della sua Bmw dopo aver partecipato a una esposizione di preziosi al Palazzo della Permanente in via Turati. Secondo la versione della professionista lei, confusa per il tamponamento e dalle scuse della conducente della vettura, non si è accorta che le stavano trafugando il trolley imprudentemente lasciato sul sedile passeggero, con le porte sbloccate. Gli investigatori non escludono che il furto a Rosa Maria Buccellati sia stato un colpo ben studiato, e che la Bmw della donna sia stata seguita sin dalla manifestazione o poco dopo; precisano però che le indagini sono appena cominciate.
I ladri, molto ben organizzati, erano a bordo di due vetture: la prima ha tamponato l’auto di Buccellati mentre attendeva sul passo carraio sotto casa, in via Durini, l’apertura del cancello elettrico, la seconda è rimasta col motore acceso per raccogliere il complice con il trolley, poco lontano.
Dopo la piccola botta all’auto, una donna è subito scesa cominciando a proferire scuse, mentre dalla sua macchina è sceso un secondo uomo (forse a bordo ce n’era un terzo) che senza dare nell’occhio si Š avvicinato alla Bmw e poi fulmineamente ha aperto lo sportello portando via il trolley pieno di un centinaio di pezzi tra oggetti preziosi tra cui vari collier in diamanti. La proprietaria ha provato invano a rincorrerlo, e nel tornare indietro ha visto partire anche la prima macchina realizzando, a quel punto, di essere stata raggirata. La Buccellati Holdin ha già avviato le relative pratiche legali e assicurative.

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Contratto di lavoro non rinnovato

12 maggio 2012
Ferrara – Una vicenda curiosa che giovedì scorso ha portato in carcere un giovane di 32 anni di Ferrara. I carabinieri infatti lo hanno arrestato in un salone d’acconciature della città, dopo che l’uomo aveva rubato, ai danni della sua ex titolare, forbici, asciugacapelli e altre attrezzature da parrucchiere per il valore di circa mille euro.
All’uomo infatti non era stato rinnovato il contratto di lavoro da dipendente, perché, secondo il racconto di militari, l’attività si deve spostare fuori città. La donna però aveva promesso a B.S., queste le iniziali dell’uomo arrestato, un premio di 350 euro. Il 32enne allora, avendo ancora le chiavi del negozio e non avendo ancora ricevuto i 350 euro, ha fatto razzia dell’attrezzatura e ha detto alla donna che se rivoleva tutto doveva dargli i soldi. La donna, dopo aver avvertito i militari, ha dato appuntamento nel negozio al suo ex dipendente dove è poi stato arrestato per furto aggravato dai carabinieri.

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Carabiniere preso a schiaffi

12 Maggio 2012
Rimini – Sabato i Carabinieri di Viserba hanno denunciato un 49enne di Biella, pregiudicato, per il reato di furto aggravato. L’uomo è il responsabile del furto di un televisore da 50 pollici – valore complessivo 1000 euro – al ristorante del centro commerciale “I Malatesta”. La sua convivente, una 48enne brasiliana, è stata a sua volta denunciata: la donna, in uno scatto d’ira, ha colpito un Carabiniere.

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Biciclette come oro

11 maggio 2012
Parma – Un ennesimo furto in via Naviglio Alto. I ladri, entrati nel garage, hanno rubato due biciclette da corsa: un furto dal valore di 3.500euro. Il proprietario ha potuto solo denunciare il furto.

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Rapina da 80mila euro

11 maggio 2012
Comacchio (Fe) – Hanno atteso il personale alla mattina presto e pochi minuti prima dell’apertura con pistola alla mano e volto coperto hanno minacciato la direttrice affinché entrasse e aprisse la cassaforte. Poi, indossando i guanti, in fretta e furia hanno riempito una borsa di euro, circa 80mila, e se la sono data a gambe. La ricostruzione della rapina all’ufficio postale di San Giuseppe di Comacchio, consumata questa mattina fra le 8 e le otto e venti, l’hanno fatta i carabinieri di Comacchio intervenuti immediatamente sul posto dopo l’allarme lanciato dai dipendenti. Due i ladri in azione che ancora non è ben chiaro con quale mezzo siano fuggiti. Vicino all’ufficio postale infatti c’è aperta campagna e i militari stanno cercando di capire quale potrebbe essere il percorso che ha permesso ai ladri di svignarsela con il bottino. Al momento della rapina negli uffici c’erano 12 dipendenti, fra impiegati e postini, tutti legati e immobilizzati affinché non riuscissero a dare l’allarme.

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Fanno esplodere il bancomat

9 maggio 2012
Chivasso (To) – Alcuni rapinatori hanno fatto esplodere il bancomat della filiale Intesa Sanpaolo di Chivasso, in piazza Carletti, utilizzando del gas. L’esplosione ha causato diversi danni all’interno della banca. All’arrivo della polizia i rapinatori sono fuggiti abbandonando una borsa contenente 16 mila euro. Il colpo è dunque riuscito in parte, ma non è ancora stato appurato quanto denaro siano riusciti a portare via.

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