22 aprile 2009
Mugnano (Na) – Rubano capi di abbigliamento al centro Auchan di Mugnano, in tre vengono arrestati con l’accusa di furto aggravato in concorso. I carabinieri hanno arrestato in flagranza G.A., 37 anni, residente a Napoli, M.M., 37 anni, residente a Napoli e P. S., 26 anni, residente a Napoli, i primi due già noti alle forze dell’ordine e l’ultimo incensurato. I tre uomini sono stati sorpresi nel centro commerciale “Auchan” in via Pietro Nenni in possesso di svariati capi di abbigliamento del valore complessivo di 336 euro appena rubati con rimozione dei sistemi antitaccheggio ed occultati sotto i loro indumenti.
- «Vale sempre la pena rischiare
se vuoi qualcosa»
C.Eastwood in *Fuga da Alcatraz*
La proprietà è un furto
PROMETEO
Secondo la Mitologia Greca, Prometeo Rubò il Fuoco agli Dei per donarlo agli uomini bisognosi di aiuto.
Rubò inoltre uno scrigno, in casa di Atena, in cui erano riposte l'intelligenza e la memoria.. e la donò alla specie umana.
Fu punito dagli Dei che lo incatenarono ad una Montagna mentre un'Aquila gli divorava il fegato...Articoli di
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ERMES
Figlio di Zeus e di Maia, appena nato si costruì una lira; poi rubò cinquanta giovenche ad Apollo, che inseguendolo rimase sedotto dal suono della lira e gli lasciò le giovenche in cambio dello strumento...-
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“Ruba un pezzo di legno e ti chiamano ladro; ruba un regno e ti chiamano duca”
Casoria (Na) – In tre assaltano il portavalori diretto alla banca: bottino duecentomila euro! Banditi in azione hanno accerchiato i vigilantes che erano appena scesi in via Principe di Piemonte con i sacchi di denaro da consegnare alla banca Unicredit. Sono spuntati dal nulla, a piedi e con i volti coperti da passamontagna. In tre hanno puntato le armi contro le guardie giurate e gli hanno intimato loro ad alta volce: “consegnateci i soldi e non fate scherzi”. I vigilantes non hanno avuto scelta ed hanno dovuto rimettere il denaro nelle mani dei tre rapinatori che di seguito senza perdere tempo a piedi si sono dileguati raggiungendo probabilmente un quarto complice che era alla guida di un’auto ferma più avanti. Pochi attimi concitati in cui si è consumato il colpo più riuscito degli ultimi tempi.
Louvre – E’ stata vittima del primo grande furto della storia, quando nessuno poteva immaginare che un’opera d’arte potesse essere trafugata da un museo. Eppure la Gioconda di Leonardo da Vinci, forse il dipinto più famoso del mondo, fu protagonista di una delle avventure più bizzarre che siano capitate a un’opera d’arte. Soprattutto per il movente del furto. Era lunedì 21 agosto del 1911. Il Louvre era chiuso al pubblico. Louis Beroud, di professione copista, si recò al museo per riprodurre l’opera di Leonardo. Arrivato nella sala sistemò cavalletti e tela ma nell’alzare lo sguardo rimase di sasso. La Gioconda era sparita. Ci vollero due anni per scoprire la verità. La polizia francese brancolava nel buio. Mai prima d’ora un’opera d’arte era stata trafugata da un museo, per di più così importante. Si pensò a tutto, perfino al furto di Stato. I francesi lo attribuirono ai tedeschi. Sul banco degli imputati salirono in molti: Pablo Picasso fu interrogato e subito rilasciato e il 7 settembre il poeta francese Guillaume Apollinaire venne arrestato e condotto in prigione, in quanto sospettato del furto. Nessuno sapeva niente e si temeva ormai per la sorte della Monna Lisa.
22 agosto 2004
Signori, adesso sapete chi sono: un ribelle che vive del ricavato dei suoi furti. Di più. Ho incendiato diversi alberghi e difeso la mia libertà contro l’aggressione degli agenti del potere. Ho messo a nudo tutta la mia esistenza di lotta e la sottometto come un problema alle vostre intelligenze. Non riconoscendo a nessuno il diritto di giudicarmi, non imploro né perdono né indulgenza. Non sollecito ciò che odio e che disprezzo. Siete i più forti, disponete di me come meglio credete. Ma prima di separarci, lasciatemi dire l’ultima parola…
« E’ più criminale fondare una banca che rapinarla… »
NOBLOGS Information disorder was not enough