Horst Fantazzini

Horst Fantazzini

(nella foto) Nacque ad Altenkessel (regione della Saar, Germania, al confine con la Francia) il 4 marzo 1939, da Alfonso “Libero” Fantazzini, partigiano anarchico bolognese, muratore; e Bertha Heinz, operaia.
Horst significa “rifugio”: questo nome fu scelto dal padre, rifugiato politico.
Libero riuscì ad occuparsi a malapena della sua famiglia, costretto in una condizione di eterno latitante, rapinatore per finanziare la resistenza, era ricercato dalle polizie fasciste di mezza Europa, Gestapo compresa.
La sorella maggiore di Horst, Pauline, fu spedita a Bologna dai parenti prima della fine della guerra. Bertha cercò di sopravvivere e di mantenere il piccolo Horst lavorando al mercato ortofrutticolo di giorno e cucendo borsellini di notte. Trascorse i primi anni della sua vita sotto i bombardamenti, nel 1945 il suo ritorno in Italia e il ricongiungimento con il resto della famiglia. Bologna era distrutta. Questa esperienza devastante lo segnerà per tutta la vita.
Tentò un riscatto nel pugilato, e nel ciclismo che praticò con ottimi risultati, vincendo gare regionali. Era anche un brillante studente, amante della lettura, con ottimi voti nelle materie umanistiche e in disegno. A causa delle condizioni economiche non agiate della famiglia, sovrapponendo studi e lavoro venne assunto fin dal compimento di 14 anni, come fattorino, operaio, impiegato. Ma la misera paga e le condizioni umilianti di lavoro, lo indussero ad abbandonare la vita del salariato per altre ambizioni. Prima del “grande salto” compì una serie di furtarelli di biciclette e moto, poi automobili. Fu fatalmente attratto dalla vicenda della Banda Bonnot.
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Novella di Erodoto:Il ladro del tesoro di Rampsinito

Novella tratta dalle Storie di Erodoto, storiografo greco vissuto nel V sec. a. C.

Dopo Proteo, dicevano i sacerdoti, salì al trono (d’Egitto) Rampsinito. Questo re, a quanto dicono, aveva tanta ricchezza d’argento, quale nessuno dei re che vennero dopo poté, non dico superare, ma nemmeno accostarlesi.
Volendo egli mettere i suoi tesori al sicuro, si fece costruire una camera di sicurezza in pietra, una delle cui pareti faceva parte della cinta esterna del palazzo. Quello che la costruiva, però, avendo dei progetti poco onesti, escogitò questa trovata: dispose uno dei massi di pietra in modo che potesse essere tolto dal muro con una certa facilità da due uomini e anche da uno solo.
Quando la sala fu condotta a termine, il re vi depose in serbo i suoi tesori.
Passato, poi, del tempo, il costruttore, che era sul punto di morte, chiamati a sé i suoi figli (ne aveva due), spiegò loro come, preoccupato che avessero essi i mezzi di vita in abbondanza, aveva giocato d’astuzia nel costruire per il re la sala del tesoro. Dopo aver loro fornito con esattezza tutte le informazioni necessarie sul modo di togliere la pietra, comunicò anche le misure, assicurandoli che, se avessero osservato fedelmente quanto aveva detto, sarebbero stati gli effettivi padroni del tesoro del re. Egli, poi, venne a morire e i suoi figli non aspettarono a lungo per mettersi all’opera. Avvicinatisi nottetempo al palazzo reale e individuato il masso nella costruzione esterna, facilmente lo smossero con le mani e portarono via gran parte dei tesori. Continua a leggere

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Horst Fantazzini – I gabbiani

Lo statuto dei Gabbiani di Horst Fantazzini

Sensibili alle Piume–art.1) I gabbiani sono nati per volare liberi. E’ l’amore e la gioia di vivere che determina il loro essere sovversivi.
–art.2) Con il loro comportamento essi insegnano a volare agli altri uccelli, senza la presunzione d’essere l’avanguardia di chicchessia.
–art 3) Essi si cercano e si trovano in base alle affinità comuni e non accettano regole all’infuori delle proprie passioni, dei propri desideri e del loro piacere di vivere e di volare insieme. Su questa base si uniscono in piccoli stormi d’affinità, federati tra di loro, per vivere e volare insieme e per lottare contro tutto quanto umilia il senso della vita e della libertà.
–art.4) I gabbiani praticano il mutuo appoggio e quindi s’impegnano ad aprire e rompere le gabbie dove sono rinchiusi i gabbiani e gli uccelli.
–art.5) Con questo articolo si annullano i precedenti quattro ed eventuali futuri articoli, perchè i gabbiani non riconoscono statuti, nè leggi, nè regolamenti, nè forme programmate d’esistenza, all’infuori del loro piacere di volare liberi.

Tutto il precostituito e il programmato non fa che limitare e umiliare la vita.

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75enne arrestato per allaccio abusivo della luce

7 maggio 2011
Palermo – I carabinieri hanno arrestato un anziano di 75 anni per furto aggravato. Nel corso dei controlli effettuati unitamente al personale Enel i carabinieri hanno notato la presenza di allacci abusivi all’interno dell’abitazione dell’anziano finalizzati alla sottrazione di energia elettrica dalla pubblica illuminazione. L’arrestato è stato custodito presso la camera sicurezza del comando in attesa del rito direttissimo. Dopo la convalida dell’arresto il 75enne è stato rimesso in libertà in attesa di processo.

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Furto di rame

07 Maggio 2011
Lecce – Sono stati presi di mira questa notte da ignoti i due depuratori ‘Ciccio Prete’ che sorgono sulla Lecce – San Cataldo. Rubati cavi di rame. Non si conosce ancora bene la dinamica del furto, ma ciò che si sa con certezza è che ancora una volta il rame costituisce il bottino più ambito. Questa notte ignoti avrebbero forzato il cancello di ingresso e si sarebbero introdotti all’interno dei due depuratori ‘Ciccio Prete’ che sorgono all’ingresso di Lecce, sulla statale che conduce verso San Cataldo e nei quali confluiscono le acque reflue delle zone industriali di Lecce e Surbo. Da qui i ladri avrebbero asportato il rame, la cui quantità è ancora da stimare. Il depuratore era già stato preso di mira non molto tempo fa: simile a quella di questa notte la dinamica del 22 aprile scorso (http://chiusoperrapina.noblogs.org/?p=1615) quando ignoti erano riusciti a mettere a segno il furto nel depuratore che gestisce la risorsa idrica della zona industriale, mentre sarebbe stato sventato il colpo al depuratore adiacente.

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Prova la pistola e scappa

7 maggio 2011
Brindisi – Entra in una delle più antiche armerie della città, “Caccia Sport”, si fa mostrare la riproduzione di un revolver dal proprietario – di quelli acquistabili con un centinaio di euro ma da tenere rigorosamente con il tappo rosso sulla bocca della canna – e, con uno scatto fulmineo, si impossessa dell’arma e fugge in strada. Il colpo, intorno alle 11 del mattino nel negozio di via Giovanni Bettolo 12 – a due passi dall’Istituto tecnico commerciale Marconi -, proprietario Francesco Sciacovelli. All’anziano armiere, un giovane di circa vent’anni, a volto scoperto, maglietta bianca, ha chiesto di mostrargli la riproduzione di una pistola, ha fatto prima finta di osservarla con cura e mentre aveva ancora l’arma tra le mani, si è voltato ed è fuggito a piedi.

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Vanni Fucci, il guelfo nero

Vanni Fucci

(Pistoia, … – post 1295) è un personaggio storico del XIII secolo, originario di Pistoia. La sua fama è legata anche all’esser stato citato da Dante Alighieri nei Canti XXIV e XXV dell’Inferno. Dante lo mette difatti nella bolgia dei ladri (settima bolgia dell’ottavo cerchio) per aver compiuto un furto sacrilego nel duomo di Pistoia, dannato ad essere morso dai serpenti e ogni volta viene incenerito per ricomporsi immediatamente come fenice e subire lo stesso supplizio per l’eternità.

(Nella foto: dipinto di William Blake “The snake biting Vanni Fucci”) Continua a leggere

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Alexandre Marius Jacob

Alexandre Jacob

meglio noto come Marius Jacob (Marsiglia, 29 settembre 1879 – Reuilly, 28 agosto 1954), è stato un anarchico francese. Usò il furto ai danni di ricchi borghesi per finanziare il movimento anarchico francese. È una delle possibili fonti di ispirazione per il personaggio romanzesco di Arsenio Lupin, il ladro inafferrabile di Maurice Leblanc nel 1905. La prima apparizione di Arsenio Lupin fu sulla rivista “Je Sais Tout”, un periodico per cui Leblanc scriveva in quel periodo. Continua a leggere

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Fuga a mani vuote

06 Maggio 2011
Nardò (Le) – Nella notte, gli uomini della Fidelpol hanno sventato un furto ai danni del supermercato “Eurospin” di Nardò. L’attività è stata raggiunta anche dagli agenti del commissariato. All’arrivo dei vigilanti i segni di scasso sulle porte della struttura non hanno lasciato dubbi sul tentativo di furto di ladri, messi in fuga dall’attivazione dell’allarme.
Il segnale alla centrale operativa è giunto alle 00.50 della notte scorsa e in pochi minuti due pattuglie hanno raggiunto l’“Eurospin” di Nardò, che si trova in via Alcide De Gasperi, lungo il viale che conduce alla stazione ferroviairia. Dopo il controllo esterno, i vigilanti hanno così provveduto a controllare dentro l’attività commerciale, dove tutto è sembrato al suo posto.
Nel frattempo sono stati allertati anche gli agenti del commissariato neretino, ai quali sono ora affidate le indagini. Il supermercato è stato piantonato fino a questa mattina.

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La prima rapina non si scorda mai!

6 maggio 2011
La Spezia – Il primo amore non si scorda mai. Così ha preferito rapinare sempre la stessa banca. Per ben quattro volte. Ma l’ultimo ‘colpo’ è stato fatale ad un napoletano di 34 anni da anni residente a La Spezia che è stato arrestato dalla squadra mobile della questura di La Spezia per rapina aggravata. A tradire N.C., nato a Napoli ma residente a La Spezia, operaio, è stata proprio l’agenzia ‘H’ della Carispezia. Affezionato alla loro filiale il rapinatore in sette anni ha portato a termine tre rapine in rapida successione, raccimolando un discreto bottino. Già arrestato una prima volta e condannato, l’uomo però non si è dato per vinto tanto che, uscito dal carcere e terminato il cosiddetto ‘percorso di recupero, è tornato all’agenzia che gli piaceva tanto e, minacciando i due bancari con un taglierino, ha atteso l’apertura della cassaforte temporizzata portandosi via 37 mila euro. Il colpo è stato compiuto alla fine di febbraio. Ieri l’arresto.

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Un colpo ben programmato

5 maggio 2011
Martinsicuro – Svaligiati nella notte i locali della Ecosystem di Martinsicuro, azienda specializzata nella rigenerazione e commercializzazione di toner per stampanti, fotocopiatrici e fax. Martedì notte i ladri hanno portato via materiale per un valore di centomila euro: prodotti difficilmente piazzabili sul mercato, tanto che i Carabinieri della locale stazione starebbero seguendo la pista del furto su commissione.
Il colpo sarebbe stato messo a segno tra l’una e le 5 di martedì mattina, con i ladri che si sono introdotti nel capannone forzando il cancello elettrico all’ingresso. Lo stabile include al suo interno varie strutture commerciali ed artigiane, ma i ladri si sono concentrati solo sulla Ecosystem. Un colpo programmato nei minimi dettagli, poiché i ladri hanno provveduto a tagliare anche i fili della linea telefonica a cui era collegato il sistema di allarme. Continua a leggere

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Ruba playstation per il figlio

3 maggio 2011
Savignano (Ro) – Ha taccheggiato una “Play Station” al centro commerciale “Romagna Center” di Savignano. Scoperto dai vigilantes, ha reagito aggredendoli. Un romeno di 35 anni è stato arrestato sabato scorso dai Carabinieri con l’accusa di rapina impropria. L’uomo voleva regalare la consolle al figlio, ma non aveva i soldi per pagarla. Così ha pensato di rubarla. Tolti i dispositivi anti-taccheggio, l’ha nascosta sotto il giubbotto ed ha guadagnato rapidamente l’uscita. Il 35enne non si era però accorto di esser finito nel mirino dei vigilantes. Le guardie giurate l’hanno seguito, ma l’uomo ha reagito cominciando a correre. Nella fuga ha spintonato uno degli addetti alla sicurezza, colpito una passante. Poi è andato a sbattere contro una vetrata. Un vigilantes ha provato a bloccarlo, riportando nella circostanza lesioni guaribili in cinque giorni. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri che l’hanno bloccato. Ora si trova agli arresti domiciliari. Tra le accuse anche quella di lesioni e danneggiamenti.

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Senza minacce

03 maggio 2011
Fontevivo (Pr) – Il colpo nel pomeriggio di lunedì. Tre uomini hanno fatto irruzione nell’istituto. All’interno alcuni clienti. Senza minacciare nessuno hanno portato via circa 20mila euro.
Un’azione fulminea, condotta in pochi minuti. Tre rapinatori hanno portato via un bottino di circa 20mila euro dalla Cassa di Risparmio di Fontevivo, intorno alle tre e mezza di lunedì pomeriggio. Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri due ladri si son introdotti all’interno dell’istituto, mentre il terzo complice li attendeva all’esterno per darsi alla fuga.
Al momento della rapina la banca era aperta, al suo interno, oltre agli impiegati alcuni clienti. Sembra che i tre non fossero armati ma avevano delle parrucche. Sono stati così veloci da non dar modo a nessuno dei presenti di capire che cosa stesse accadendo. Senza minacciare nessuno hanno subito preso di mira le casse, portando via una cifra stimata di 20mila euro, si sta ancora accertando l’esatta entità della refurtiva. Quindi i due sono usciti, per unirsi al complice – che ha aperto loro una porta difettosa – per poi scappare a bordo di una vettura, risultata rubata a Piacenza. I carabinieri stanno esaminando i filmati della videosorveglianza per cercare di risalire all’identità dei rapinatori.

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Fuga in Bmw

3 maggio 2011
Brindisi – Colpo notturno della banda del buco ai danni della concessionaria Emmeauto di Nando Marino, con la polizia che manda in fumo il piano dei ladri sfiorando l’arresto in flagranza per un soffio. I ladri, infatti, si danno alla fuga pochi istanti prima dell’arrivo degli agenti della sezione volanti. Era quasi mezzanotte e venti quando l’allarme è scattato nella sala operativa della questura. A lanciarlo i vigilanti dell’istituto privato Sveviapol dopo aver notato tre individui incappucciati aggirarsi sul piazzale della concessionaria Bmw di viale Enrico Fermi. I tre sconosciuti alla fine si sono portati via una Bmw serie M5, usata, il cui valore commerciale supera i 50mila euro. Si tratta di un’auto che può raggiungere anche i 300 chilometri orari e che potrebbe servire a mettere a segno qualche rapina. In genere sono le vetture usate dalle bande specializzate in spaccate o in assalto ai Tir. La fuga pochi istanti prima dell’arrivo degli agenti che non riescono a intercettarli solo per un soffio. Continua a leggere

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Rapina a furgone portavalori

3 maggio 2011
San Giorgio Jonivo (Ta) – Tutto è durato poche decine di secondi ma per tre guardie giurate salentine quel breve lasso di tempo è durato un’eternità. Questa mattina, intorno alle 7 e 30, un furgone portavalori dell’istituto di vigilanza “Sveviapol” è stato assaltato da almeno cinque rapinatori davanti alle poste di San Giorgio Jonico, in via Trento, dove alcune persone attendevano già di buon’ora il pagamento della pensione. Il piano sembra essere stato studiato nei minimi dettagli: il gruppo di rapinatori è apparso all’improvviso dal cantiere di una casa in fase di ristrutturazione, proprio di fronte alla sede dell’ufficio postale. Particolare importante, davanti alla rampa per l’accesso dei disabili era stata posizionata un’auto, risultata rubata nei giorni precedenti a Sava. Gli inquirenti ritengono che questo stratagemma sia servito a rallentare le operazioni di deposito di quei pochi secondi necessari a riuscire nell’intento.
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