Pendolari della truffa

19 giugno 2012
Beinasco (To) – Sulla carta d’identità c’è scritta la loro professione: marittimo uno, chiromante l’altro. Per gli uomini dell’Arma, che li hanno fermati a Beinasco al centro commerciale Le Fornaci, sono truffatori specializzati in acquisti con carte di credito clonate. Il dato più curioso è che a Torino non hanno mai abitato. Erano arrivati qui apposta per portare a termine i loro «colpi». Sbarcati a Caselle alle 9,15 con un volo diretto, avevano già prenotato il ritorno su Catania alle 21,15. Pendolari della truffa. «Forse fanno parte di una banda internazionale», fanno sapere i militari. Si vedrà. Intanto il colpo che è costato il carcere ai due catanesi è saltato grazie all’attenzione delle guardie giurate del centro commerciale. In mattinata L.M. era entrato nella rivendita di cellulari Vodafone. Ha comprato un modello di telefonino di ultima generazione. Costo: 499 euro. Ha pagato con una carta rubata e se n’è andato. Dopo due minuti la società che gestisce le transazioni ha chiamato il negozio: i pagamenti sono rifiutati, la carta è clonata». I due uomini però erano già lontani. Nel pomeriggio decidono di fare il secondo colpo. Tornano a Beinasco, sempre alle Fornaci, e puntano – per la seconda volta – la rivendita Vodafone, poi scelgono la Wind. Il titolare del negozio li riconosce, chiama le guardie giurate che bloccano i due mentre camminano insieme nel corridoio centrale della shopville a caccia, probabilmente, di un altro bersaglio. Arrivano i carabinieri, chiedono i documenti, saltano fuori quattro carte clonate, documenti di identità falsificati. Lo stesso biglietto aereo di andata e ritorno è stato acquistato con carte contraffatte. Una volta in caserma, ricostruiti i fatti e visti i precedenti penali che gravano su entrambi, si è scelto per l’arresto disposto dal pm Furlan. Sono al vaglio dei militari decine di denunce e di filmati dei circuiti di videosorveglianza. I carabinieri stanno effettuando accertamenti per capire se le modalità dei colpi dei due truffatori pendolari sia compatibile con altri episodi avvenuti nella provincia di Torino.

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