Mi urlavano:”Infame!”

02 novembre 2011
Bologna – Claudio Conti, l’ edicolante del salotto di Bologna, ha parole amare, una brutta storia da raccontare e la vita rovinata dalla paura che possa succedergli qualcosa. Lunedì pomeriggio è stato derubato da una coppia di stranieri. È riuscito ad acchiapparne uno. Nessuno lo ha aiutato. Anzi: «Urlavano a me “infame”. E se non fosse passata per caso una volante, avrei avuto io la peggio».  Lunedì, alle 18.20, due stranieri si sono avvicinati. «Mi hanno chiesto informazioni su un dvd, esposto all’ esterno. Sono uscito per mostrarlo e, ingenuamente, non ho chiuso la porta. Però mi è venuto in mente che un collega di via Marconi erano stato derubato nello stesso modo, distratto da due finti clienti che la tiravano in lungo. Purtroppo era così. Un ragazzo è rimasto con me, l’ altro si è infilato dentro l’ edicola». Il giornalaio lo ha raggiunto e lo ha acchiappato, portandoli fuori. Il ladro ha lasciato cadere i 430 euro arraffati dalla cassa – «sapevano che a fine mese si vendono molti abbonamenti mensili» – e si è messo a gridare: «Aiuto, aiuto». «Si è fermata un bel po’ di gente. Nessuno ha chiamato il 113 o ha chiesto che cosa stesse succedendo. Il contrario. Qualcuno mia ha urlato: “Sei un infame, te la prendi con un poveretto”. Per fortuna poi si sono fermati gli agenti di una pattuglia in transito. Fosse successo al Pilastro, dove sono nato e cresciuto, lo avrei capito. Ma nel cuore della città no, non è possibile. E io ho adesso paura che mi prendano di mira. Mi sento male anche all’ idea che dovrò andare al processo, la prima volta, in 54 anni di vita». Il ladro, un pregiudicato romeno di 25 anni, è stato arrestato e accusato di rapina impropria, perché si è divincolato. Il complice è sparito.

Ndt. Ti chiedi perchè ti hanno dato dell’infame? Semplice: il ladro ha lasciato cadere i soldi quindi non hai più avuto il danno. Perchè farli arrestare?

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