“Caro diario, oggi ho fatto una rapina”

14 ottobre 2009
Torino – Questa mattina è stato ritrovato il diario di Antonella, una ragazza della provincia che per mesi ha collezionato furti in supermercati e in negozi più piccoli. La ragazza, ventiseenne, è stata arrestata lo scorso agosto assieme al suo fidanzato con l’accusa di rapina, dopo che una farmacista, vittima dei due ladri, ha annotato il numero di targa dell’auto sulla quale viaggiavano. Il diario racconta ogni giorno della sua vita, dall’abuso di stupefacenti ai litigi col fidanzato e non omette nulla, neanche i dettagli sugli atti criminali per i quali è stata arrestata . E proprio grazie al diario i carabinieri stanno riportando pian pianino a galla tutti i reati che la coppia ha commesso nei mesi precedenti all’arresto.
Il 24 agosto tenta di rubare vari capi di abbigliamento, un po’ di alimentari e una bambola per una valore totale di 177 euro al Carrefour di Chivasso ma viene subito fermata da un sorvegliante. Il 28 marzo a Brandizzo preleva per quattro volte con il bancomat rubato alla donna che l´ha assunta come baby sitter mettendo insieme un bottino di 600 euro. Il 31 marzo rapina 120 euro nel negozio di alimentari «La bottega di Virginia», sempre a Chivasso, assieme ad un complice non ancora identificato, spruzzando gas urticante in faccia alla titolare. Il 4 aprile nel supermercato Famila scippa, con il ragazzo questa volta, il portafoglio ad una casalinga. Poi il colpo, sempre armata di bomboletta di gas urticante, all´edicola in via Cappuccini 24, senza buon esito a causa della reazione dell’aggredita. Annotati accuratamente anche tutti i controlli e i fermi, con le paure di essere scoperta e le promesse di fare maggiore attenzione.
Il suo interlocutore di penna è lui, il fidanzato, Baby, al quale dichiara amore eterno, cercando di sorprenderlo con i suoi guadagni illeciti. Nelle pagine c ’è il conflitto con se stessa, l’impegno di mettersi a dieta e smettere di drogarsi, gli appuntamenti nei luoghi selezionati per i furti e la speranza di non essere, come scrive lei, “sciamata” (sorpresa).