Se ti fidi della divisa..

20 maggio 2011
Genova – Un piccolo furto per compierne uno più grande, magari con tanto di truffa ai danni di ignari titolari di conti correnti bancari.
Questa la tecnica che sta prendendo piede a Genova. In pochi giorni è stato compiuto il secondo furto di corrispondenza al centro di smistamento di Poste Italiane in viale Cembrano, a Sturla. E’ il primo passo per intercettare le lettere inviate dalle banche ai propri clienti, alcune delle quali possono contenere dati sensibili ed estremamente riservati, altre sono raccomandate e contengono le tessere magnetiche di bancomat e carta di credito.
La mossa successiva della banda è quella di contattare di persona o al telefono i titolari dei conti correnti, magari presentandosi come agenti, finanzieri o carabinieri, e farsi dare con una scusa alcune informazioni come date di nascita, numeri identificativi e password. Quei dati servono per attivare le carte magnetiche, che in alcuni casi possono essere attivate senza recarsi di persona in banca. A questo punto il gioco è fatto: i truffatori svuotano il conto prima che il titolare se ne accorga o si insospettisca. Sembra che già sia capitato di recente a una signora di Borgoratti, che si è rivolta alle (vere) forze dell’ordine.

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