Furto.. d’identità

5 maggio 2009 10:05
Napoli – Centinaia di documenti fotocopiati e addirittura una discreta scorta di esemplari originali in bianco, un buon programma di fotoritocco ma anche semplici forbici e colla per piazzare la propria foto su carte d’identita’ e patenti altrui, lunghe liste di persone e addirittura elenchi estratti dagli albi professionali: e’ cominciata cosi’ l’olimpionica performance di un ventiseienne partenopeo che ha aperto conti correnti e attivato carte di credito anche a nome di dieci avvocati tra Napoli, Firenze e Milano.Le posizioni bancarie sono state create in capo a soggetti ignari e a qualche prestanome compiacente, utilizzando percorsi alternativi in ragione del ”buco” di volta in volta disponibile. Una prima possibilita’ era offerta dalla disponibilita’ ad accettare copie fotostatiche in luogo delle carte originali al momento dell’apertura di un rapporto creditizio. L’uomo non ha esitato a sfruttare una seconda via, sostituendosi virtualmente agli operatori che avevano accesso al sistema informatico della societa’ bergamasca concessionaria del servizio di emissione di carte di credito. Si e’ inserito nel forum su Internet in cui tali persone si trovavano a discutere di problematiche professionali, ha acquisito i loro nickname, ha capito che tali nomignoli coincidevano con l’account del soggetto legittimato e ha scoperto che la password era facilissima da indovinare perche’ spesso costituita da banali sequenze di caratteri e numeri. La successiva prestazione olimpica del super-campione di furto di identita’ e’ stata quella dell’accreditamento di somme sui conti accesi in modo truffaldino.
Il denaro e’ stato ‘rapinato’ utilizzando numeri di carte di credito straniere acquisiti illecitamente oppure svuotando conti correnti online dei soliti malcapitati di turno. Ultima prova di ”bravura” del pentatleta del cyber-crime era quella della ”monetizzazione”: una volta rimpinzati i conti e maturata capacita’ di spesa con le relative carte di credito, al giovane non restava altro da fare che tramutare le cifre in denaro contante o in compere di ogni genere. La sua corsa e’ finita quando gli specialisti del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche della Guardia di Finanza, dopo una analisi dei dati relativi ai prelievi effettuati e l’impiego di un sofisticatissimo modello previsionale basato sull’incrocio di localita’ e orari, lo hanno arrestato proprio allo sportello bancomat previsto e chirurgicamente individuato.

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