27 gennaio 1958
« La rapina di via Osoppo »
Negli anni Cinquanta del Novecento a Milano furono effettuate numerose rapine ai danni di istituti bancari e negozi, molte delle quali portate a termine dalla famigerata “banda dovunque”.
Il 27 gennaio 1958 una banda di rapinatori assalì un furgone blindato della Banca popolare di Milano che trasportava banconote, azioni e assegni circolari per un valore complessivo di mezzo miliardo di lire. La banda era composta da sette uomini, tra cui Ugo Ciappina, ideatore del colpo e già componente della “banda dovunque”. Il progetto criminoso era stato ideato nei minimi particolari per ben dieci mesi. I rapinatori, a bordo di una FIAT 1400, un camion “Leoncino”, un furgone, una Giulietta sprint, indossavano tute blu da operai, passamontagna e guanti di pelle e, seppure decisi a non ricorrere alle armi, avevano con loro mitra e pistole. Ecco come si svolsero i fatti. Alle 9,30 il furgone blindato della banca popolare giunge in via Osoppo, diretto alla filiale della banca in via Rubens. La FIAT 1400, con a bordo due rapinatori, gli taglia la strada e simula un incidente andando a sbattere contro il muro di una casa. L’autista del furgone blindato blocca il mezzo per capire cosa è accaduto, quando sta per ripartire giunge il “Leoncino” che si blocca davanti, scende un uomo con la tuta blu e il passamontagna. Intanto, sopraggiunge il furgone grigio che si arresta alle spalle, ne scende un altro rapinatore che colpisce al capo, con un martello, uno dei due agenti di scorta che sono a bordo del mezzo. Arrivano altri quattro rapinatori che bloccano l’autista e il secondo agente di scorta, mentre gli altri si occupano di scaricare le casse colme di banconote e valori. A poca distanza è ferma la Giulietta sprint con un uomo al volante, un altro tiene a bada la folla imbracciando un mitra. Il trasbordo delle cassette sul furgone dei rapinatori avviene in pochi secondi, alle 9,32 i banditi abbandonano la 1400 e il “Leoncino” e scappano con il camion e la Giulietta sprint. I rapinatori si dirigono in un box situato nella vicina via Plinio, qui si spartiscono i contanti, 114 milioni di lire, abbandonando il resto della refurtiva. Le indagini condotte dal capo della Squadra Mobile di Milano, Paolo Zamparelli, portarono ben presto sulle tracce di Ciappini, appostamenti e pedinamenti consentirono alla Polizia di effettuare l’arresto di tutti i rapinatori. Tutti gli arrestati confessarono il ruolo avuto nella vicenda.
– Tratto da: Storia di Milano – Banda di Via Osoppo –
- «Vale sempre la pena rischiare
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La proprietà è un furto
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Secondo la Mitologia Greca, Prometeo Rubò il Fuoco agli Dei per donarlo agli uomini bisognosi di aiuto.
Rubò inoltre uno scrigno, in casa di Atena, in cui erano riposte l'intelligenza e la memoria.. e la donò alla specie umana.
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