La cultura non ha prezzo

14 febbraio 2011
Lecce — Il furto di libri si trasforma in un vero e proprio giallo in città. Tra le librerie si aggira infatti un Arsenio Lupin che già ha messo a segno ben tre colpi nel sud della Puglia l’ultimo dei quali – dopo Ostuni e Gioia del Colle – proprio alla Libreria Palmieri. Ogni volta con le stesse modalità ha portato via ben 20 libri della stessa collana (Adelphi) prediligendo i saggi oltre che la narrativa e senza lasciar traccia.
«Non riusciamo neanche noi a capire come abbia fatto a rubare una mole così copiosa di titoli, lo abbiamo persino guidato durante la sua presunta ricerca»: è incredulo Luigi Tarantino della Libreria Palmieri. «È stato qui per più di tre quarti d’ora – racconta – dialogando con una certa padronanza sulle novità letterarie e più di una volta è uscito per rispondere al telefono. Ci siamo accorti della sparizione solo dopo che è andato via e non ha comprato nulla. Il particolare che ci ha colpito è che più volte ha chiesto informazioni su titoli di Architettura». L’identikit del ladro, a quanto pare, si estende a tutta la città: maschio, tra i trenta e i quarant’anni, ha l’aria di un insospettabile, bella presenza, si atteggia da dandy e preferisce manuali professionali. «Da noi una volta è capitato con un professionista che ha messo nella sua ventiquattrore un costoso manuale di Giurisprudenza»: racconta Augusta Epifani, direttrice di Liberrima. «Imbarazzante doverlo invitare a mettere a posto ciò che non aveva comprato anche perché si rifiutava di aprire la sua borsa». «Altrettanto surreale – prosegue – la volta che abbiamo dovuto inseguire un giovane di corsa sino alla Chiesa di Sant’Irene perché aveva rubato dei titoli di narrativa nascondendoli sotto i vestiti». Tuttavia, almeno a Liberrima, nell’ultimo anno i topi di libreria sono diminuiti e la percentuale di «sottrazioni indebite» è di appena il 2%. Bassa anche da Mondo Libri, in via Aragonese, dove il titolare Giuseppe Pierri precisa che l’abituale frequentazione è composta da soci, ma racconta di aver dovuto ricorrere comunque a un sistema di videosorveglianza: «Non abbiamo ancora ammortizzato i costi, ma i furti si sono verificati: l’ultimo un tentativo di portar via un manuale di medicina». Da Mondadori in Piazza Sant’Oronzo invece si ruba proprio di tutto: «Non contiamo più i gadget presi nei pressi della cassa – spiega la responsabile Brunella Vitale – né i libri e i dvd».
Il ladro moderno, infatti, a quanto pare ha ben chiaro come ovviare persino ai sistemi antitaccheggio: «C’è chi strappa le copertine prendendo il libro – continua Vitale – o chi apre la confezione dei dvd portando via solo il dischetto». Si va dai ragazzini alle anziane signore, ma quello che mette a segno più colpi di tutti è sempre lui: l’insospettabile professionista sui quarant’anni che non ha affatto l’aria di chi non potrebbe permettersi di comprare un libro, ma che però nella busta dell’acquisto appena fatto mette sempre dentro qualcos’altro. «L’ultima volta una Moleskine da 19 euro». Ma a sentire la commessa della Libreria Giunti non è la più clamorosa delle sorprese: «Non contiamo più i dizionari rubati da ragazzini, ma soprattutto i libri per bambini presi dalle mamme che vengono qui con il passeggino». E come fermarle? «Quando notiamo movimenti strani non possiamo che invitarle gentilmente a non tenere il peso sul bambino e mettere tutto in cassa: ma c’è chi ci precede, ed esce da qui come se niente fosse».

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