Lucio Urtubia
nato a Cascante, 18 febbraio 1931 è un muratore, anarchico spagnolo.
È famoso per le sue pratiche politiche di espropriazione, A volte comparato a Robin Hood, Urtubia ha rapinato banche tra gli anni sessanta e settanta. Con le parole di Albert Boadella, «Lucio è Quijote che non combatte contro i mulini a vento ma contro veri giganti».
Lucio Urtubia è nato a Cascate, è il quinto figlio di una famiglia molto povera. Suo padre, un carlista fu imprigionato e mentre era in carcere abbraccio l’ideologia comunista.
Arruolato per il servizio militare, insieme ai suoi commilitoni saccheggiò un magazzino appartenente alla loro compagnia e insieme disertarono, riparando in Francia nel 1954. A Parigi ha iniziato a lavorare come muratore, un’occupazione che ha continuato tutta la sua vita. In aggiunta, diventò amico di André Breton e Albert Camus.
E’ stato testimone, spesso come parte attiva, di vari accadimenti storici della seconda metà del XX secolo. Visse da militante il maggio ’68, collaborò in tutte le attività antifranchiste, ma senza alcun dubbio la sua più grande impresa è stata quella di fine anni ’70, per la quale fu descitto dai giornali come il “bandito buono” o lo “Zorro dei baschi”.
Riuscì a truffare la First National Bank (adesso Citibank) per 20 milioni di euro del tempo, utilizzando quel denaro per le cause in cui credeva.
Lucio oggi vive a Parigi nel popolare quartiere di Belleville dove coordina le iniziative dello spazio culturale “Louise Michel”, dedicato alla leader libertaria della Comune di Parigi ed è sempre in prima fila nelle occupazioni sfruttando le sue qualità di muratore.