Lascia la calzamaglia, viene identificato dal Dna

30 maggio 2012
Brescia – Tradito dalla saliva sulla calzamaglia, utilizzata durante una rapina.  L’esame del DNA non gli ha lasciato scampo ed è stato identificato. Così è finito in carcere F.P., un rapinatore 41enne che da tempo era tenuto sotto controllo dai Carabinieri. Si sospettava infatti  che proprio lui potesse essere l’autore di due colpi in banca, uno riuscito, l’altro solo tentato. Il primo assalto, alla filiale della Valsabbina in via Trento, ai primi di ottobre, gli aveva fruttato 1000 euro e 21 mila yen, poco più di 200 euro. Un mese dopo era entrato in azione all’Unicredit di via della Chiesa. Ma la rapina era fallita perchè l’uomo non era riuscito a farsi aprire la cassaforte temporizzata. Spazientito si era tolto calzamaglia e parrucca che indossava per cercare di non farsi riconoscere. Era poi fuggito lasciando in banca il travestimento dal quale la Sezione Investigazioni Scientifiche era riuscita ad estrarre il DNA. Fatto il raffronto con il campione di saliva prelevatogli nel corso di un controllo, ai carabinieri, supportati anche da riprese dalle telecamere a circuito chiuso, sono subito tornati i conti e hanno arrestato il  41enne.

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