Brutta giornata per i commercianti

24 maggio 2012
Tricase (Le) – Due rapine in pochi giorni nel basso Salento. E corposo il bottino: in tutto, 8mila euro. Un’escalation che non si frena e che vede protagonisti ladri che viaggiano in coppia. E chissà che non siano sempre gli stessi. Potrebbero semplicemente aver cambiato zona ed essersi spostati lungo un asse ideale, da Supersano alla periferia di Tricase. Racimolando un bottino di tutto rispetto, dopo aver seminato il panico, armati di pistola. Giocattolo o meno che fosse. Anche perché l’effetto sorpresa è identico.
Il colpo che, in una volta sola, ha fruttato il bottino più corposo, è avvenuto nel tranquillo sobborgo di Lucugnano. Raramente la cronaca sfiora la ridente frazione incastonata fra Specchia e il suo comune di dipendenza, Tricase. E invece, nel tardo pomeriggio di ieri, in via San Rocco, due persone, sono arrivati a bordo di una Fiat Uno, intenzionati a fare incetta di denaro, dallo spaccio alimentare di proprietà di una cooperativa privata. Tutto studiato a tavolino, si può facilmente immaginare, perché è una via strategica, la quale si ricollega alla strada statale 275, che spacca in due il paese. L’episodio s’è consumato in pochi istanti, come sempre: l’ingresso, l’arma puntata, il registratore di cassa afferrato di peso e portato via, per non lasciare nulla d’intentato, la fuga. Durata lo spazio di 200 metri, non di più. Quando i carabinieri si sono fiondati in zona, hanno trovato l’auto abbandonata e la cassa ben ripulita dai suoi 6mila euro. La tecnica, dunque, quella consueta. I rapinatori hanno raggiunto Lucugnano con due mezzi: la Uno, rubata (in questo caso a Nociglia, la mattina stessa), e un’altra, “pulita”. Allontanatisi dalla prima, se ne sono andati via in tutta tranquillità con la seconda, senza destare sospetti.
Qualche problema in più hanno invece avuto i due rapinatori che martedì sera hanno deciso di depredare una tabaccheria di Supersano e che, alla fine, sono riusciti a scappare con 2mila euro in contanti. Ma hanno dovuto sudare le fatidiche sette camice, rischiando di essere acciuffati. I due, infatti, hanno registrato la tenacia della famiglia della vittima, che ha cercato di fermarli in tutti i modi. E per poco non ci sono davvero riusciti. Lanciando persino un vaso dalla finestra. Alla fine l’hanno spuntata i rapinatori, fuggendo con un’utilitaria rubata, con tanto di parabrezza sfondato. Quell’utilitaria con cui, poco prima, baldanzosi, avevano occupato di traverso la via, bloccando il traffico.
La rapina è avvenuta nella rivendita di tabacchi di via Cesare Battisti. La prima parte dell’assalto è filata liscia come l’olio, secondo il più consueto dei copioni: arraffati i soldi, i due hanno tento di dileguarsi, sennonché, il genero del titolare, da una palazzina al primo piano, ha gettato un vaso sul parabrezza. La moglie, che era per strada, nel frattempo ha persino tentato di togliere le chiavi dal cruscotto, ma ha avuto un’amara sorpresa: al loro posto, c’era del filo di ferro.

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