Ladro a 72 anni :« Avevo paura della guerra »

21 dicembre 2004
Monza – A 72 anni, rubava biciclette perché temeva una guerra e le due ruote, in tempo di conflitto, sono un mezzo di trasporto fondamentale. Così, G. G:, pensionato monzese, ha spiegato al carabiniere che lo ha beccato la sua piccola ma non del tutto innocente mania. Le biciclette, questo signore un po’ cleptomane e un po’ collezionista, le portava via dalla rastrelliera di piazza Roma, in pieno centro di Monza. Le prendeva dove la gente, fidandosi, le lasciava incustodite e se le portava a casa. Nel cortile gliene hanno trovate ventiquattro. La “cattura” di questo “ladro di biciclette” poco più anziano di quello che sarebbe oggi il ragazzino del film di De Sica, è dovuta al fiuto e all’ostinazione di un carabiniere che un po’ non credeva ai suoi occhi e, un po’, era persino dispiaciuto quando ha dovuto denunciare G.G. Il pensionato faceva quello che fanno molti pensionati: sedeva su una panchina, ma da lì controllava la rastrelliera. Se qualcuno lasciava la bicicletta senza lucchetto o senza catena, G.G. si alzava, l’arraffava al volo e, in quattro pedalate era a casa. Poi tornava sul luogo dei suoi misfatti e si rimetteva in agguato. Il carabiniere lo ha notato durante il normale servizio di presidio del centro di Monza. Ha seguito la scena dell’uomo che prendeva, con aria tranquilla, il velocipede parcheggiato da un’altra persona. Allora gli ha chiesto spiegazioni. Che G.G. non ha saputo dare. Anzi, alla fine, ha confessato che la bicicletta non era sua. A quel punto, il carabiniere ha deciso per una rapida perquisizione dell’alloggio dell’anziano signore. Nel cortile, davanti a due dozzine di biciclette, il carabiniere era basito e l’altro quasi orgoglioso. Poi la spiegazione: la paura della guerra, un ricordo legato al passato, quando una bicicletta, in tempo di conflitto era l’unico mezzo per muoversi velocemente. I carabinieri lo hanno denunciato a piede libero per furto e lo hanno rilasciato, mentre le biciclette sono state portate in un deposito comunale a disposizione dei derubati.
Articolo della Repubblica

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