A mani vuote ma regala mimose alla cassiera

8 marzo 2010
Milano – In una mano il taglierino, nell’altra un ramoscello di mimose. Nel giorno della festa della donna, le rapine in banca si fanno anche così. E se pure il colpo si rivela un buco dell’acqua, il ladro non dimentica le buone maniere. Prima di scappare, trova un momento per lasciare in regalo un mazzo di fiori gialli. A rendere l’episodio ancora più singolare, il luogo dove tutto è andato in scena oggi pomeriggio: viale Lucania, periferia sud vicino a piazzale Corvetto. Non proprio un posto che inviti ai gesti gentili, tra il grigio implacabile dei palazzi di periferia e quel viadotto che è l’ultimo tratto dell’autostrada del Sole. Sono le 16 e 30. Nella filiale della banca Unicredit entra a volto scoperto un ragazzo straniero, forse nord africano. È giovane, giovanissimo, neanche vent’anni, diranno i testimoni. Tira fuori il taglierino e si avvicina ad una cassa. “Dammi tutti i soldi che hai”, dice all’impiegata. Ma lei, sarà che oggi si sente coraggiosa, sarà che il rapinatore non è poi così minaccioso, decide di ribattergli: “No, i soldi non te li do”. Colpito dalla risposta, il ragazzo rimane zitto. Per un attimo si guarda intorno, pensa se sia il caso di insistere. Poi capisce che è meglio andar via. Ma prima di farlo, sempre senza dire una parola, tira fuori dalla tasca un mazzo di mimose. Lo posa sul bancone, quindi scappa a piedi. In quanto al mestiere di ladro, quell’adolescente ha ancora molto da imparare. Ma intanto ha regalato alla cassiera un otto marzo difficile da dimenticare.

 

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