«Buongiorno sono il tecnico delle rapine»

2 Gennaio 2009
Torino – « Buongiorno, sono il tecnico delle rapine ». E.F., 54 anni, si presentava cosi’ ai direttori delle banche che voleva rapinare. Gentile ed educato, nella sua lunga carriera di rapinatore non si e’ mai ‘sporcato le mani’ con azioni violente. Agiva sempre armato, ma non ha mai puntato la pistola contro qualcuno ne’, tanto meno, sparato. A incastrare l’uomo per la rapina di La Spezia sono stati i filmati delle telecamere di sicurezza, che lo immortalano all’ingresso della banca. Il due gennaio, intorno alle 15 e trenta, era entrato nella filiale ligure della Cassa di Risparmio di Lucca Pisa e Livorno. Era armato, come sempre, di pistola. «Fuori tutti», aveva detto ai clienti. «Lei no», aveva aggiunto rivolgendosi al direttore, che dopo essere stato costretto ad aprire la cassaforte, era stato chiuso in uno sgabuzzino insieme con un’altra dipendente. Il “tecnico” aveva quindi “prelevato” 60mila euro, ed era fuggito, facendo perdere le proprie tracce. Dagli anni Settanta ad oggi ha messo a segno numerosi colpi. Tra questi la rapina alla Cassa di Risparmio di Saluzzo, filiale di Cuneo, che nel novembre del 1997 fruttò un bottino di oltre un miliardo di vecchie lire. Un bottino notevole, a differenza di quello ottenuto assaltando, nello stesso anno, un furgone portavalori: 900 euro appena. Arrestato più volte, l’ultima nel 2003, ha avuto molti complici, tra cui figurano rapinatori finiti già diverse volte sui giornali.

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« E’ più criminale fondare una banca che rapinarla »
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